Nuovo sisma nella Turchia orientale, 7 morti e centinaia di dispersi
Il sisma di magnitudo 5.6 ha colpito la provincia di Van e la città omonima già teatro del devastante terremoto del 23 ottobre, costato oltre 600 morti. Crollati gli edifici e gli alberghi che ospitavano giornalisti e squadre di soccorso.
Istanbul (AsiaNews/ Agenzie) – Un forte terremoto di magnitudo 5.6 ha colpito nella notte la provincia di Van nella Turchia orientale. Al momento il bilancio è di 7 morti e circa 100 dispersi. La zona è già stata teatro del devastante sisma di 7,6 gradi Richter del 23 ottobre costato oltre 600 morti e 4.200 feriti.
La forte scossa si è verificata intorno alle 21,23 di ieri con epicentro nel distretto di Edremit a circa 16 km dalla città di Van, centro per la gestione delle squadre di soccorso del terremoto del 23 ottobre. Qui sono collassati 25 edifici, fra essi anche sei hotel che ospitavano squadre di pompieri e giornalisti.
Secondo gli esperti, il numero delle vittime poteva essere moto più elevato. In queste settimane gran parte della popolazione è stata evacuata. Per evitare nuovi incidenti, Omer Dincer, ministro dell’Istruzione turco ha ritardato al 5 dicembre la riapertura delle scuole della provincia di Van in questi giorni chiuse per la festività islamica dell’Eid. Il governo ha previsto per le prossime ore l'invio di altri 300 soccorritori con nove aerei.
Nella provincia oltre 5.700 edifici sono crollati o inagibili. I crolli avvenuti questa notte sono da attribuire alla fragilità delle strutture devastata dalle precedenti scosse. La popolazione vive in un campo profughi con oltre 40mila tende. A tutt’oggi il centro più colpito è quello di Ercis, a nord di Van, su un ramo del grande lago omonimo. In queste settimane la zona è stata martoriata da oltre 2.300 scosse di assestamento di cui almeno sette di magnitudo fra 5 e 6.
La forte scossa si è verificata intorno alle 21,23 di ieri con epicentro nel distretto di Edremit a circa 16 km dalla città di Van, centro per la gestione delle squadre di soccorso del terremoto del 23 ottobre. Qui sono collassati 25 edifici, fra essi anche sei hotel che ospitavano squadre di pompieri e giornalisti.
Secondo gli esperti, il numero delle vittime poteva essere moto più elevato. In queste settimane gran parte della popolazione è stata evacuata. Per evitare nuovi incidenti, Omer Dincer, ministro dell’Istruzione turco ha ritardato al 5 dicembre la riapertura delle scuole della provincia di Van in questi giorni chiuse per la festività islamica dell’Eid. Il governo ha previsto per le prossime ore l'invio di altri 300 soccorritori con nove aerei.
Nella provincia oltre 5.700 edifici sono crollati o inagibili. I crolli avvenuti questa notte sono da attribuire alla fragilità delle strutture devastata dalle precedenti scosse. La popolazione vive in un campo profughi con oltre 40mila tende. A tutt’oggi il centro più colpito è quello di Ercis, a nord di Van, su un ramo del grande lago omonimo. In queste settimane la zona è stata martoriata da oltre 2.300 scosse di assestamento di cui almeno sette di magnitudo fra 5 e 6.
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