Nuovo attacco contro i cristiani nell’Orissa: distrutto un orfanotrofio e colpita una parrocchia
Kandhamal (AsiaNews) – “Le forze fanatiche dell’Hindutva vogliono eliminare i cristiani dall’Orissa e in particolare da questo distretto di Kandhamal”: mons. Raphael Cheenath, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar, va dritto senza mezzi termini, reagendo alla notizia del saccheggio e delle distruzioni di ieri in cui è stata distrutta la residenza e la chiesa dei gesuiti, oltre ad un orfanotrofio protestante a Tumudiband,nel distretto di Kandhamal. Circa 6 mesi fa, a Natale, lo stesso distretto era stato messo a ferro e fuoco da gruppi nazionalisti indù. Finora la polizia non ha trovato alcun colpevole, sebbene tutti conoscono il gruppo responsabile dell’attacco. “’Il nuovo attacco della Sangh Parivar [il gruppo radicale indù, che raccoglie diverse denominazioni –ndr] contro i cristiani è la conseguenza diretta dell’impunità che hanno goduto dopo gli attacchi del dicembre 2007. “C’è complicità – continua mons. Cheenath - fra il governo e queste forze fanatiche per creare caos contro i cristiani, rimanendo impuniti”.
Da ieri tutta la zona è isolata e la popolazione è terrorizzata.
L’assalto è cominciato ieri verso mezzogiorno. Alcuni cristiani, abitanti del villaggio di Tumudiband (Malikpada), avevano ucciso una mucca e stavano portando a casa la carne. Un gruppo di radicali indù li ha fermati per strada e hanno preso le loro foto con il cellulare. Temendo delle rappresaglie, gli abitanti hanno chiesto la cancellazione delle foto. Dopo un tafferuglio,il capo del gruppo indù è tornato al suo ashram e ha convocato un’assemblea radunando studenti, famiglie e militanti della Sangh Parivar. Con l’aiuto de guru locale, swami Lakhananda Swaraswati, hanno cominciato il saccheggio. Hanno tagliato alberi incendiandoli per bloccare le strade, e hanno colpito la residenza dei gesuiti, distruggendo la chiesa e la statua della Madonna. Distrutto in modo completo anche un orfanotrofio protestante, il Bhagban Ashram.
Gli abitanti del villaggio hanno dichiarato ad AsiaNews che la polizia è giunta tempo dopo, ha interrogato molte persone, ma non ha fatto nessun arresto.
Swami Lakhananda Swaraswati è all’origine anche degli attacchi contro i cristiani lo scorso dicembre, alla vigilia di Natale. Gli indù non volevano che i cristiani celebrassero il Natale e per questo hanno provocato la morte di 3 persone; bruciato 13 chiese bruciate; distrutto 2 case parrocchiali ; vandalizzato un orfanotrofio cristiano e fatto decine di feriti.
Da almeno 10 anni Swami Lakhananda Swaraswati ha dichiarato guerra contro i cristiani dell’Orissa.
“Ciò che irrita lo Swami – commenta mons. Cheenath – è il lavoro di promozione e di sviluppo che la Chiesa cattolica svolge verso i Dalit e i tribali. Il nostro servizio gratuito li strappa dall’ostracismo e dà loro dignità, così che non possono più essere oppressi”.
“I cristiani in Orissa sono circa 1 milione – continua il prelato – e la croce di Cristo è ben piantata e nessuna persecuzione potrà strapparla. Ma il governo dovrebbe garantire almeno la fine delle violenze”.