Nuovo appello del segretario generale Onu per la liberazione di Aung San Suu Kyi
In un incontro con attivisti internazionali pro-democrazia, Ban Ki-moon ha illustrato i temi al centro della visita ufficiale nel luglio scorso. Egli ha esortato la giunta a “sfruttare l’opportunità” per promuovere “un processo politico credibile” in Myanmar.
New York (AsiaNews/Agenzie) – Ban Ki-moon esorta la giunta militare birmana ad “ascoltare la comunità internazionale” e a “liberare tutti i prigionieri politici” rinchiusi nelle carceri del Paese, fra cui la leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi. Il segretario generale Onu ha lanciato il nuovo appello ieri, durante un incontro a New York con un gruppo di attivisti pro-democrazia in Myanmar.
“In primo luogo, la mia chiara aspettativa e quella della comunità internazionale – ha sottolineato Ban Ki-moon, in un incontro con 14 delegati di “Gruppo di Amici” del Myanmar – è che il governo del Myanmar valuti a fondo le conseguenze di un qualsiasi verdetto nel processo contro Aung San Suu Kyi”. Il segretario generale Onu invita la giunta a “sfruttare questa opportunità” per assicurare “il suo rilascio immediato”.
Ban Ki-moon ha inoltre illustrato i temi al centro dell’incontro con la leadership birmana nella due giorni di vista ufficiale in Myanmar, il 3 e 4 luglio scorso, durante la quale non ha potuto incontrare la Nobel per la pace per il divieto imposto dalla giunta. “Ho rivolto delle proposte specifiche – aggiunge – a partire dal rilascio dei prigionieri politici, perché possano partecipare ad un processo politico credibile” per il Paese.
Il segretario generale delle Nazioni Unite ha infine annunciato un nuovo vertice per discutere della crisi politica in Myanmar. Esso si terrà a margine dell’Assemblea Generale Onu in programma a settembre.
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