11/11/2005, 00.00
ASIA
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Nuovi sospetti contagi umani in Vietnam e in Cina

Nel Liaoning emergono altri focolai e centinaia di persone sono sotto osservazione. L'Indonesia rifiuta prestiti per combattere la malattia e vuole "solo doni". Trovati uccelli malati in Kuwait.

Hanoi (AsiaNews/Agenzie) –Nuovi sospetti contagi umani in Vietnam e in Cina. Nel Liaoning centinaia di contadini sono sotto osservazione o in quarantena. L'Indonesia rifiuta presiti di milioni di dollari e dice che accetterà solo donazioni.

Cina. Emerso un nuovo contagio con 300 polli morti in 4 villaggi di Beining, nella città di Jinzhou, colpita dal morbo da 2 giorni. E' il 4° nella regione in  1 settimana, il 7° in Cina in 3 settimane. Secondo fonti giornalistiche – non confermate dalle autorità – c'è anche un focolaio con oltre 1400 polli morti nel settentrionale villaggio di Mogutu, al confine con la Mongolia Interna. Nel Liaoning sono stati abbattuti 12,5 milioni di polli in 1 settimana – secondo dati ufficiali – ma il contagio – che ha colpito almeno 15 villaggi e città - non è sotto controllo. Sono sotto osservazione oltre 3.600 contadini che hanno avuto contatti con i polli malati e circa 120 persone sono poste in quarantena, tra cui una contadina della contea di Heishan, in ospedale dal 6 novembre, che mostra sintomi di polmonite: sono in corso le analisi per vedere se è stata contagiata dai polli che allevava.

Vietnam. Altri 2 casi di sospetto contagio umano nella provincia di Bac Giang, dove oltre 134 mila uccelli sono morti o sono stati abbattuti l'ultima settimana. Ieri è emerso un nuovo contagio nella settentrionale provincia di Hai Duong, dove oltre 3.300 uccelli sono morti per il morbo o stati abbattuti. Da ottobre nuovi focolai sono esplosi in 7 delle 64 province del Paese, che è preoccupato per il prossimo inverno quando l'influenza sarà più contagiosa. Entro il 15 novembre dovrà venire rispettato il divieto di allevare e vendere polli vivi nelle aree urbane. Il primo ministro Phan Van Khai ha allertato l'esercito per combattere il contagio. In caso di emergenza, ha detto Cao Duc Phat, ministro dell'Agricoltura, l'esercito interverrà "per isolare l'area infetta".

Lo Stato costruirà un ospedale nella meridionale provincia di Kien Giang, vicino al confine con la Cambogia. La Cambogia è un Paese povero con scarse strutture mediche e i malati "potranno venire curati lì – dice Dinh Cong Than, capo del Dipartimento provinciale di medicina preventiva – invece di andare altrove in Vietnam". All'inizio del 2005, 2 donne cambogiane furono curate in un ospedale 90 km. oltre il confine, dove morirono per l'influenza aviaria. E' una delle zone dove, secondo gli esperti, minore è il controllo sul contagio e maggiore è il rischio di una pandemia.

Thailandia. Le analisi confermano nuovi focolai in 2 province vicine alla capitale Bangkok.

Corea del nord. Il governo esorta la popolazione a essere pronta in caso di emergenza, così da dimostrare "la superiorità del nostro sistema socialista". Disposte quarantene per gli allevamenti avicoli e disinfezioni per i veicoli che trasportano pollame. All'inizio del 2005 nel Paese sono stati abbattuti 210 mila polli ma non si conoscono nuovi focolai da aprile.

Indonesia. Anton Apriyantono, ministro dell'Agricoltura, rende noto il rifiuto di un prestito di 10 milioni di dollari Usa da Stati Uniti, Germania e Giappone e dice che Jakarta potrà accettare solo "donazioni e non prestiti" dalla comunità internazionale, cui chiede "maggiore generosità". "Non accettiamo i prestiti – dice - perché non è un problema solo dell'Indonesia. E' un problema internazionale, per cui deve venire affrontato insieme". L'Indonesia non abbatte in massa i polli delle zone infette, come richiesto dall'Oms, anche perché non può indennizzare gli allevatori.

Kuwait. Abbattuti ieri 2 uccelli malati, forse per il meno virale H5N2, un uccello esotico d'importazione e un fenicottero migratore. E' il 1° caso confermato nella regione del Golfo Arabo. La situazione viene dichiarata "sotto controllo". Vietata l'importazione di uccelli selvatici. (PB)

 

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