Nuovi dati del governo: l'economia cinese cresce del 9,5%
Stime ufficiali parlano di un tasso di crescita del 9,5% nel 2004 rispetto al 9,3 dell'anno precedente. La scorsa estate l'inflazione ha toccato il 5,3%.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) L'economia cinese continua crescere nonostante le misure adottate dal governo per raffreddarla. Ieri l'Istituto nazionale di statistica ha comunicato che la crescita economica nel quarto trimestre del 2004 è stata del 9,5% rispetto al 9,3% dell'anno precedente; secondo le cifre ufficiali il prodotto interno lordo (PIL) ha superato i mille miliardi e 65 milioni di dollari. Traino dell'economia cinese si conferma il settore delle esportazioni.
Li Deshui, capo dell'Istituto, ha detto che "la crescita avrebbe potuto essere ancora più alta senza le misure di controllo del governo e che ora il paese avrebbe potuto trovarsi di fronte a "una serie inflazione". "Lo sviluppo economico nazionale ha detto Li - manterrà un buon livello di stabilità e rapida crescita con un lieve aumento dei prezzi finché seguiremo il principio del parallelo sviluppo economico e sociale portato avanti dal governo centrale". Egli ha aggiunto che ora la Cina dovrà "aumentare e sviluppare i controlli a livello macroeconomico, promuovendo riforme e impegnarsi nel costruire una società armoniosa".
Nonostante le rassicurazioni del governo, quello che si teme è che la rapidissima crescita cinese porti ad un "surriscaldamento" dell'economia, cioè a un aumento fuori controllo dell'inflazione, dovuto a crediti agevolati e ad eccessivi investimenti per nuovi impianti. Secondo l'Istituto nazionale di statistica, l'inflazione è arrivata a un picco del 5,3% in luglio e agosto, quando le scorte di auto e la produzione di acciaio e cemento sono salite fortemente. Nel 2004 i prezzi dei beni di consumo hanno continuato a crescere fino al 3,9%, circa il 2,7% in più rispetto al 2003. Secondo le cifre ufficiali la crescita ha interessato soprattutto i prezzi dei prodotti alimentari, aumentati del 9,9% e i prezzi del petrolio, saliti del 11,4% rispetto all'anno precedente.
Il premier Wen Jiabao ha detto di recente che non ha piani per rilassare la politica prevista per contenere l'espansione industriale (tra cui la stretta del credito) in un'economia che è la più grande consumatrice al mondo di rame, acciaio e cemento.
Bisogna, però ricordare la non rappresentatività dei dati economici cinesi, e ciò non solo per la poca accuratezza dei sistemi di rilevamento, ma anche perché riferiti ad un sistema economico e sociale molto difforme dai canoni di riferimento usati negli usuali parametri occidentali di misurazione statistica. Per questo, in termini assoluti le cifre sulla crescita economica reale potrebbero anche superare quelle ufficiali.