04/08/2007, 00.00
PAKISTAN
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Nuova edizione della Bibbia in lingua Urdu

di Qaiser Felix
Il testo, migliorato nella traduzione e più snello, è stato presentato in tutto il Paese fra riti solenni. La chiesa pakistana celebra l’avvenimento e invita i fedeli ad “accogliere la parola di Dio nelle case e nei cuori di ciascuno”.

Faisalabad (AsiaNews) – Lo scorso 29 luglio, durante una messa solenne celebrata da mons. Joseph Coutts, vescovo di Faisalabad, è stata presentata la prima edizione della Bibbia cattolica in lingua Urdu redatta interamente a computer. La Catholic Bible Commission ne ha curato la stesura, mentre per la stampa e la pubblicazione si è avvalsa della collaborazione della Pakistan Bible Society. A Faisalabad, come in tutte le chiese del Paese, l’uscita della nona edizione della Bibbia in lingua Urdu è avvenuta nel contesto di una messa solenne caratterizzata da processioni, benedizioni con l’incenso e speciali preghiere.

Mons. Coutts ha invitato i fedeli a “testimoniare la parola di Dio in ogni gesto della vita quotidiana, accogliendola nelle case e nei cuori di ciascuno”, mentre p. Aftab James Paul – membro della commissione che ne ha curato la revisione – durante l’omelia ha spiegato che “non ci sono grandi cambiamenti al suo interno, ma solo una semplificazione nella traduzione dei termini più difficili da capire, affinché tutti possano comprendere con maggiore chiarezza la parola di Dio”. Egli ha inoltre invitato i fedeli a “tenere in tutte le case una copia della Bibbia, per testimoniare con forza la propria appartenenza alla comunità cristiana”.

Anche l’arcivescovo di Karachi, mons. Evarist Pinto, attraverso un messaggio ai fedeli della diocesi esprime “gioia e gratitudine per la nuova edizione della Bibbia in Urdu”, sottolineando che è un evento “significativo per la storia della chiesa pakistana” e che ha visto la “preziosa e fattiva collaborazione della Pakistan Bible Society, con la quale auspichiamo di lavorare anche nel futuro: la parola di Dio resta ferma, mentre la lingua si evolve con i tempi, quindi è necessario aggiornare i testi e proporre versioni sempre più fedeli al significato originario”.

Già da 25 anni si moltiplicavano gli inviti a modificare parole desuete e difficili della vecchia lingua araba e persiana, oltre ai vocaboli ormai in disuso della lingua Urdu presenti nelle prime edizioni della Bibbia; l’opera di revisione è iniziata però solo nell’aprile del 2002, con la nascita della Catholic Bible Commission guidata dall’arcivescovo di Karachi mons. Evaristo Pinto e da Emmanuel Asi, esperto di Testi sacri. La nuova edizione a computer si presenta più snella – 1455 pagine contro le 1665 delle vecchie edizioni – ed è arricchita da 5 cartine a colori.  

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