29/09/2009, 00.00
VIETNAM
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Nuova campagna diffamatoria dei media di Stato contro i cattolici vietnamiti

di J.B. An Dang
Tv e giornali di Stato attaccano prelati, sacerdoti e fedeli. Sotto accusa l’arcivescovo di Hue, colpevole di aver condannato la confisca della scuola di Loan Ly e le brutali violenze della polizia. A Vinh bulldozer pronti ad abbattere un'immagine di Nostra Signora di La Vang.
Hue (AsiaNews) – I media di Hue hanno lanciato una campagna di “attacchi verbali” contro l’arcivescovo Stephen Nguyen Nhu The e il suo ausiliare Francis Xavier Le Van Hong. La colpa dei prelati è aver condannato la confisca di una scuola cattolica nella parrocchia di Loan Ly, nel distretto di Phu Loc, e le brutali violenze della polizia vietnamita contro i fedeli che protestavano per l’appropriazione indebita dei loro terreni.
 
In risposta ai vescovi, la televisione di Hue ha “aperto il fuoco” con una serie di interviste in cui presunti fedeli attaccano i prelati, stigmatizzando il loro comportamento. A questo si aggiunge la campagna dei quotidiani vietnamiti contro padre Joseph Ngo Thanh Son, parroco di Loan Ly, con accuse di complotto e di aver guidato le proteste del 13 settembre scorso. Un’accusa peraltro priva di fondamento, perché p. Joseph ha trascorso diverse settimane in ospedale e non si trovava in parrocchia quando sono scoppiati gli incidenti.
 
La scuola parrocchiale di Loan Ly è stata costruita dai fedeli nel 1956 e confiscata nel 1975, in seguito alla caduta dell’ex Saigon (oggi Ho Chi Minh City) e la cacciata del presidente Nguyen Van Thieu. Nei decenni il regime comunista vietnamita ha concesso l’insegnamento del catechismo, a condizione che le lezioni si svolgessero davanti a una foto dello “zio Ho” al posto della croce cristiana. La notte fra il 13 e il 14 settembre, uomini della sicurezza e picchiatori hanno circondato la parrocchia e, con violenza e brutalità, hanno costretto i fedeli ad abbandonare la scuola, costruendovi attorno un muro di cinta.
 
Gli attacchi contro i cattolici in Vietnam si susseguono in diverse zone del Paese. Nella diocesi di Vinh, padre John Nguyen Van Huu denuncia “l’ultimatum” imposto dalle autorità della provincia di Quang Binh, che pretendono “l’immediata rimozione” di una statua dedicata a Nostra Signora di La Vang. I funzionari hanno condotto una vera e propria campagna volta a distruggere il simbolo cattolico. Il 27 settembre migliaia di cattolici si sono riuniti a difesa del monumento, sul quale incombe la minaccia dei bulldozer (nella foto) pronti ad abbatterlo.
 
Il Comitato popolare di Dong Da ha infine minacciato di confiscare le proprietà della Chiesa nei pressi del lago di Ba Giang, mettendole sotto l’amministrazione dello Stato. I fedeli hanno avviato una campagna di protesta, contro la quale le autorità hanno spiegato centinaia di agenti e cani poliziotto. Al momento non si hanno notizie di scontri.
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