Nunzio a Damasco: Siriani di ogni credo ed etnia pregano con il Papa in tutto il Paese
Damasco (AsiaNews) - Cristiani di tutte le parrocchie di Damasco, delle varie diocesi siriane e migliaia di musulmani hanno partecipato lo scorso 7 settembre alla veglia di preghiera per la pace in Siria e nel mondo indetta dal papa. Intervistato da AsiaNews mons. Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco, definisce la Giornata di preghiera un evento eccezionale che "ha dato un soffio di incoraggiamento e speranza a tutta la popolazione siriana, senza distinzione di credo, in questi giorni cupi e incerti". Il prelato racconta che tutti "i siriani si sono commossi per la partecipazione di tutto il mondo alle loro sofferenze. Alcuni musulmani mi hanno chiesto di ringraziare il papa per il suo gesto".
Il prelato spiega che le veglie si sono tenute in tutte le parrocchie dell'area di Damasco, nelle diocesi interne e nelle aree non sotto assedio. Purtroppo non si hanno notizie da Aleppo, dove risiede una delle più importanti comunità della Siria. Secondo il vescovo, la città è isolata da almeno otto giorni a causa degli scontri fra ribelli ed esercito. Le celebrazioni più importanti sono avvenute nella cattedrale greco-cattolica di Damasco. Alla veglia, guidata dal patriarca melchita Gregorio III, hanno partecipato le autorità religiose cattoliche, ortodosse, protestanti e musulmane, rappresentanti delle autorità governative, del parlamento e migliaia di persone di tutte le fedi.
"Si è pregato per la pace in tutto il Paese - spiega mons. Zenari - soprattutto per Maaloula, il villaggio invaso lo scorso 5 settembre dai ribelli simbolo della cristianità siriana".
Per la prima volta dal 2001, anno della visita di Giovanni Paolo II in Siria, i media locali hanno dato ampio spazio al papa. Le foto di Francesco e di piazza S. Pietro gremita di persone sono state pubblicate in prima pagina sui quotidiani. Le televisioni hanno mandato immagini in diretta da Roma e da altre parti del mondo. Sui media molti intervistati di religione musulmana hanno espresso sorpresa per l'interesse del papa: "E' un fatto eccezionale che il capo dei cristiani si interessi si batta per la pace fra i musulmani, mentre i nostri vicini fomentano la guerra nel nostro Paese". (S.C.)