Non solo Singapore: in Asia l'inquinamento ambientale è a livelli allarmanti
Singapore (AsiaNews/Agenzie) - Per il terzo giorno consecutivo a Singapore l'indice di rilevamento degli inquinanti (Psi) resta attorno alla soglia critica di 400, costituendo una "potenziale minaccia" alla vita di malati e anziani. Jakarta ha richiamato elicotteri e aerei-cisterna nel tentativo di spegnere gli incendi che stanno devastando ampie porzioni delle foreste di Sumatra. Ad aggravare l'emergenza la progressiva diminuzione delle mascherine, le cui scorte si stanno ormai per esaurire e i rifornimenti tardano ad arrivare. Dalle prime indagini emerge che dietro i roghi vi sarebbero compagnie per la produzione di olio di palma indonesiane, malaysiane e di Singapore.
L'allarme fumo e smog di questi giorni nel sud-est asiatico conferma una volta di più la gravità dell'inquinamento atmosferico, un problema su scala continentale che colpisce centinaia di milioni di abitanti delle metropoli asiatiche. A soffrire sono in particolare i bambin, gli anziani e le donne incinte, oltre che persone con patologie cardiache e respiratorie.
I vertici governativi di Jakarta e Singapore hanno promosso una serie di colloqui per risolvere l'emergenza. Al centro degli incontri, le possibili soluzioni per arrivare allo spegnimento di tutti i roghi che continuano a devastare intere porzioni di foresta sull'isola di Sumatra, causando pesantissime ripercussioni nella città-Stato e nella confinante Malaysia. .
La crisi ambientale a Singapore è solo l'ultima di una lunga serie di criticità, che hanno caratterizzato il continente asiatico negli ultimi mesi. A gennaio Pechino ha registrato un crollo nella qualità dell'aria, con un aumento pari al 20% dei ricoveri ospedalieri per crisi respiratorie. Nell'agosto 2012 Hong Kong ha toccato i livelli più alti di sempre per quanto gli inquinanti ambientali. "I livelli [di inquinamento] in alcune zone di Cina, India e altre aree dell'Asia sono astronomicamente alti" sottolinea Bob O'Keefe dell'Health Effects Institute (Hei). Egli aggiunge che oggi è evidente una "minaccia" che in passato "è stata troppo a lungo sottostimata".
Secondo studi del Global Burden of Disease solo nel 2010 si sono registrate almeno 3,2 milioni di morti premature nel mondo, causate da smog e particolato nell'aria. Solo Cina e India "ne contano 2,5 milioni di queste vittime". Gli esperti avvertono che in Cina i decessi sono cresciuti di un terzo negli ultimi 20 anni e in parallelo cresce su scala globale il numero dei neonati sottopeso, fattore anch'esso legato ai problemi dell'ambiente.
23/07/2007