Non conosce i nomi dei genitori di Buddha: ragazzo cattolico picchiato da un monaco
Kandy (AsiaNews) - Picchiato e ferito dal proprio insegnante, il monaco buddista Rahula, perché non ricordava i nomi dei genitori del Buddha: è accaduto ad Amila Tharanga, 13 anni, studente cattolico del Mahanama College Getambe di Kandy (Central Province). L'aggressione è avvenuta l'11 giugno scorso, ma ci sono voluti diversi giorni perché il ragazzo raccontasse l'accaduto ai genitori. Una volta sporta denuncia, però, la polizia non ha mai emesso alcun mandato d'arresto. Amila ha riportato una lesione all'orecchio, che per fortuna non si è rivelata permanente.
P. Nandana Manatunga, direttore dell'ufficio per i Diritti umani di Kandy, racconta ad AsiaNews: "Quando il monaco è entrato in classe per insegnare buddismo, Amila si è seduto in fondo all'aula. L'insegnante però l'ha costretto a sedersi al primo banco e ha iniziato a interrogarlo, ma il ragazzo ha risposto dicendo che era cattolico. A quel punto, il monaco gli ha detto 'Anche se sei un cattolico, dovresti conoscere il buddismo', e lo ha picchiato fino a fargli sanguinare l'orecchio sinistro". Nonostante fosse ferito in modo evidente, nessuno a scuola lo ha medicato. Il monaco e una insegnante lo hanno anche minacciato perché non parlasse dell'accaduto. Quando suo fratello Gashan, anch'egli uno studente della scuola, è venuto a sapere dell'incidente, si è precipitato in classe di Amila, ma il monaco ha minacciato anche lui.
"Quando è tornato a casa - continua il sacerdote - il 13enne era spaventato e si è messo a dormire per il dolore alla testa e all'orecchio, senza dire nulla. Quando alle 7 di sera ha iniziato a vomitare, suo padre P.G. Tilakaratne ha iniziato a chiedergli cosa fosse successo, finché Amila non ha raccontato tutto". La mattina seguente, i genitori hanno portato il ragazzo al Kandy General Hospital, dove è stato subito ricoverato e curato. Il padre ha sporto denuncia il 13 giugno.
Il Mahanama College Getambe è una scuola buddista frequentata anche da studenti cristiani. Il Dipartimento per l'educazione stabilisce che gli alunni di altri credo possono studiare la propria religione. Tuttavia, nella scuola questo non avviene e sono frequenti episodi di punizioni, anche fisiche, inflitte dal corpo insegnante.
13/12/2021 12:27