Non ci sono colpevoli per le migliaia di minatori morti
Secondo l’ufficio del Procuratore supremo del popolo, il 95,6% dei funzionari indagati per i disastri nelle miniere non sono puniti. Nonostante in molti casi nessuno abbia fatto rispettare le norme di sicurezza o, addirittura, la conclamata collusione con i proprietari degli impianti.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il 95,6% dei funzionari coinvolti nei disastri nelle miniere sono prosciolti dalle accuse di abuso od omissione di atti di ufficio, od ottengono la sospensione della condanna. Sono dati ufficiali dell’ufficio del Procuratore supremo del popolo.
L’Ufficio dice che nel 2006 in 629 disastri minerari sono state indagate 307 persone per omissione di dovere di ufficio e 249 sono state rinviate a giudizio. Tra loro 131 (il 52,6%) sono state ritenute colpevoli, ma non sono state punite, 107 (il 43%) hanno avuto condanne con la pena sospesa e 2 sono state assolte. Solo 9 funzionari (il 3,6%) sono stati condannati a pene detentive. Per altri il processo era ancora in corso alla fine del 2006.
Per il tragico allagamento della miniera di Xinjing, nella contea di Zuoyun (Shanxi) il 18 maggio 2006, che uccise 56 minatori, sono stati processati 12 funzionari, dei quali 9 hanno avuto pene sospese e 3 non sono stati condannati. Liu Yongxin, ex sindaco della città, è stato condannato alla pena sospesa di un anno di carcere. Il China Labour Bullettin di Hong Kong nota che la sentenza ha causato un ampio sdegno nell’opinione pubblica e Liu è stato processato di nuovo nel febbraio 2007 e condannato a 12 anni per abuso di potere, negligenza e la nuova accusa di corruzione. Nel nuovo processo sono stati anche condannati Chang Rui, ex segretario del Partito comunista cittadino, a 3 anni e Chen Xiqing, un altro importante funzionario, a 2 anni e mezzo. Per altri 8 funzionari è ancora in corso il nuovo processo. Ma questa – dice il Clb – è stata l’unica significativa revisione di un processo.
L’ufficio del Procuratore nota che queste poche punizioni contrastano con la diffusa collusione tra proprietari delle miniere e funzionari pubblici che consentono ai primi di lavorare senza adeguate misure di sicurezza, principale cause di gran parte dei disastri e delle migliaia di morti ufficiali ogni anno. Esperti osservano anche il contrasto tra le ripetute dichiarazioni di severità riportate dai giornali statali dopo i frequenti disastri e gli esiti delle indagini e dei processi.
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