Noda e Cameron: un vertice sulla difesa
Tokyo (AsiaNews) - Sono state le questioni della difesa il punto centrale dell'incontro tra il primo ministro giapponese Yoshihiko Noda e il collega britannico David Cameron, svoltosi a Tokyo il 10 e 11 aprile. L'incontro al vertice tra le due nazioni, originariamente programmato per la fine di ottobre dell'anno scorso, era stato cancellato, all'ultimo momento dal premier inglese, perchè questi potesse attendere a un vertice dei leaders europei a Bruxelles.
Il colloquio ha assunto importanza eccezionale perché il tema principale della discussione è stato lo sviluppo degli armamenti.Tuttavia in forza dell'articolo 9 della sua costituzione "il popolo giapponese, aspirando sinceramente alla pace internazionale basata sulla giustizia e sull'ordine, rinuncia per sempre alla guerra come diritto sovrano della nazione.... .". Il Giappone si è anche impegnato a non esportare armamenti nè a produrli o svilupparli assieme ad altre nazioni. Ma nel dicembre dell'anno scorso il governo (giapponese) ha deciso di mitigare questo bando e di permettere la collaborarazione con altre nazioni per lo sviluppo e produzione di armamenti.
Inoltre, poiché la Gran Bretagna è membro dell'Unione Europea, il premier inglese, non poteva non esserne il portavoce in importanti temi comuni come quello della difesa.
Arrivato a Tokyo lo scorso 10 aprile, Cameron si è subito recato al palazzo imperiale per un'udienza con l'imperatore Akihito, da pohi giorni dimesso dall'ospedale dopo aver superato un serio intervento chirurgico.
Nei colloqui tra i due premier è stata ribadita la cooperazione tra Giappone e Gran Bretagna anche sul comportamento verso la Corea del nord che si accinge a lanciare nello spazio un satellite artificiale. Molte nazioni ritengono che lo scopo dell'avventura di Pyongyang sia sostanzialmente un tentativo per conoscere la potenza di lancio dei suoi missili.
Prima di iniziare i colloqui con il premier giapponese, Cameron parlando ai giornalisti ha detto che la Gran Bretagna desidera essere un partner del Giappone, assieme agli Stati Uniti, nella collaborazione nell'industria della difesa. In questo settore "ci sono molte possibilita' di collaborazione - ha affermato - per esempio, nel settore degli elicotteri..... Spero di discutere questi temi con il primo ministro Noda - ha continuato - per spianare la via ai nostri ministri della difesa in modo che possano raggiungere un accordo su una collaborazione più formale nel loro prossimo incontro". "Credo fermamente - ha aggiunto - che una cooperazione circa la difesa offrirà benefici ad ambedue le nazioni sia per quanto riguarda gli impieghi e gli investimenti sia per quanto riguarda la riduzione dei costi per le attrezzature di difesa sulle quali tutte e due ci basiamo"
In seguito a questi accordi l'Inghilterra sarà la seconda nazione a collaborare con il Giappone in questo settore dopo gli Stati Uniti
Parlando dell'incidente nucleare di Fukushima provocato dal terremoto e dallo tsunami dell'anno scorso (11, marzo), il premier inglese ha detto: "Ammiro e rispetto grandemente il modo in cui i giapponesi stanno superando le enormi sfide della ricostruzione". D'altra parte è convinto che le aziende britanniche "possono offrire (al Giappone) importanti conoscenze nel settore della decontaminazione nucleare " necessaria dopo il triplice disastro del terremoto, tsunami e danneggimento della centrale di Fukushima.
Dicendo questo Cameron ha alluso a un convegno sulla sfida nucleare che il consigliere scientifico John Beddington stava organizzando in Giappone , contemporaneamente alla visita del primo ministro inglese, con la partecipazione di esponenti delle ditte inglesi, giapponesi e di ufficiali governativi.
Secondo l'analista del The Japan Times, il premier inglese si sforza anche di favorire il cammino verso la creazione di un' area di libero scambio tra l'Unione Europea e il Giappone. "Spero - ha sottolineato Cameron - che per ottenere il consenso dell'Unione Europea, il Giappone saprà dimostrare la sua buona volontà e il suo impegno nel superare le tariffe doganali che trattengono le companie europee dal fare commercio con il Giappone".
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