No dei vescovi all’incontro governativo in vista delle elezioni
di Santosh Digal
Il presidente della Conferenza episcopale spiega di aver rifiutato l’invito del presidente Arroyo perché è inutile incontrarsi per promettere onestà. Essa deve essere messa in pratica, non sbandierata.
Manila (AsiaNews) – Il presidente della Conferenza episcopale filippina ha rifiutato ieri l’invito a partecipare ad un incontro di preparazione elettorale presentatogli dal presidente, Gloria Macapagal Arroyo, ed ha ricordato che “non vi è alcun bisogno di cose del genere, se ognuno si impegna per garantire elezioni oneste, credibili e pacifiche”.
Il presidente, mons. Angel N. Lagdameo, ha aggiunto: “E’ inutile riunirsi per dire che siamo impegnati per uno scopo comune. Basta dirlo, e prometterlo a Dio con coscienza onesta”.
All’incontro promosso da Manila parteciperanno il Comelec (Commissione elettorale), gli addetti al controllo delle urne, la polizia nazionale ed i rappresentanti di tutti i partiti politici nazionali: esso dovrebbe servire per stilare un piano di azione per le prossime consultazioni locali, previste per il 14 maggio, ed evitare che vengano travolte da scandali su brogli e voti comprati.
“Non abbiamo bisogno di partecipare – spiega mons. Lagdameo – perché nel documento che abbiamo pubblicato dopo l’Assemblea generale dei vescovi invitiamo all’azione i nostri centri, le parrocchie, le istituzioni e le comunità cattoliche”.
Fra loro, questi “formeranno una rete unita, con lo scopo di eliminare lo sporco dalle elezioni. Lo dimostreranno con i fatti, non con le parole, perché lo hanno promesso a Dio”.
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