New Delhi, veglia di preghiera per l'accesso ai Luoghi santi dei cristiani palestinesi
New Delhi (AsiaNews) – I cristiani indiani per la Palestina. Una veglia a lume di candele si svolge domani a New Delhi, di fronte alla cattedrale del Sacro Cuore. Saranno presenti alla veglia, organizzata dal Network di solidarietà ecumenica dell’India – Kairos Palestine (Isen), l’arcivescovo Vincent Concessao di New Delhi, alcuni vescovi protestanti e l’ambasciatore dello Stato palestinese a New Delhi. Il segretario dell’Ufficio di Giustizia e pace della Conferenza episcopale indiana, p. Charles Irudayam , ha dichiarato in esclusiva ad AsiaNews che “in un giorno così importante da un punto di vista religioso come la domenica delle Palme, quando Gesù entrò nella città santa di Gerusalemme, è triste che ai palestinesi cristiani siano poste severe restrizioni nell’ingresso ai luoghi anti; proprio durante la settimana Santa. E’ un problema di giustizia, oltre ad essere un problema religioso”.
La veglia, ha spiegato p. Charles Irudayam ha un significato preciso: “Con questa veglia vogliamo esprimere la nostra preoccupazione non solo per i cristiani palestinesi, ma la nostra solidarietà al popolo palestinese tutto. Il conflitto israelo-palestinese ha una storia lunga e difficile. I palestinesi vivono in una condizione di ingiustizia permanente – detenzione arbitraria senza processo per tutti, inclusi bambini; torture, demolizione di case, proibizioni, confisca di terre, controllo sulle risorse essenziali come l’acqua, e altre forme di punizione collettiva. E questo riflette il completo disprezzo di tutte le leggi e risoluzioni internazionali”.
I gruppi che partecipano alla veglia, e l’Ufficio di giustizia e pace, riassumono in vari punti la loro posizione e il senso dell’iniziativa dettata dalla preoccupazione relative ad alcuni diritti umani basilari di tutti i popoli della Palestina. “Siamo chiamati a levare la nostra voce contro i comportamenti ingiusti messi in atto dal governo israeliano”. Con la veglia si vuole esprimere solidarietà e appoggio ai palestinesi, che resistono a ogni forma di oppressione, occupazione e violenza; unirsi ai cristiani palestinesi nella loro protesta e nel rifiuto di imposizioni illegali israeliane, che negano loro l’accesso a cerimonie importanti; appoggiare la protesta palestinese per la presenza massiccia di forze di sicurezza israeliane dentro e fuori i luoghi Santi; riaffermare che alla radice di tute le crisi c’è l’occupazione delle terre palestinesi. In ultimo si chiede che chi ama la pace si unisca nell’appoggio a un processo di pace rapido che porti a un accordo giusto e sostenibile fra israeliani e palestinesi.