Nessun accordo fra Israele e Hamas sul rilascio dei prigionieri
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – I dialoghi del Cairo fra Israele e Hamas per il rilascio del soldato Gilad Shalit in cambio di un centinaio di prigionieri palestinesi sono per ora falliti. Secondo il governo israeliano ciò è avvenuto perché Hamas ha posto delle condizioni “impossibili”.
I dialoghi si sono tenuti con la mediazione dell’Egitto fino a ieri notte. Fonti israeliane affermano che i negoziatori di Hamas hanno ritrattato un accordo già preso. In precedenza Israele e Hamas si erano detti d’accordo sul rilascio di Shalit, il giovane soldato rapito nel 2006, in cambio di centinaia di militanti palestinesi in prigione. Israele però vuole che fra tutti i liberati, coloro che sono colpevoli di aver pianificato o compiuto attacchi mortali contro israeliani siano estradati fuori dalla West Bank, in qualche Paese vicino. A quanto pare, il disaccordo rimane sulla lista di coloro che vanno estradati. Per Hamas ve ne sono solo cinque; per Israele essi sono decine.
Il caso di Gilad Shalit è divenuto un tema di forti emozioni per Israele. La famiglia di Shalit e i suoi amici chiedono la sua liberazione al più presto possibile. Il premier uscente Ehud Olmert spera di concludere il rilascio di Shalit entro la fine del suo mandato che dovrebbe essere a giorni. Anche Benjamin Netanyahu, primo ministro designato, spera in una conclusione prima che sia varato il suo governo, per non dover sottostare al ricatto di Hamas.
I dialoghi sul rilascio dei prigionieri durano da più di un anno. Con la tregua fra Israele e Hamas, dopo l’offensiva contro Gaza di alcuni mesi fa, molti hanno sperato che i due fronti si fossero ammorbiditi. Invece il dialogo è in stallo, continuano a partire missili da Gaza contro Israele e l’aviazione israeliana continua i suoi radi contro Gaza.