Nervosi e negativi quasi tutti i mercati asiatici
Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – La maggior parte dei mercati asiatici rimane in zona negativa oggi mentre crescono le preoccupazioni per una profonda recessione, più forte di tutti i tentativi di facilitare i flussi di denaro.
La borsa di Tokyo ha chiuso a meno 5,01% oggi, nonostante la decisione della banca centrale del Giappone di ridurre dello 0,3% il costo del denaro. Nel mese di ottobre il Nikkei ha perduto il 22% e il 43% in questo anno.
A Seoul le azioni sono risalite dello 0,96%, dopo essere cadute più del 2% fino a mezzogiorno.
A Taiwan il mercato è cresciuto dell’1,1%, trascinato da una buona performance nella vendita dei semiconduttori.
Singapore ha aperto con un meno 0,2%. Hong Kong ha chiuso la mattinata a meno 1,5%; Shanghai a meno 1,56%.
Il mese di ottobre, che si chiude oggi, è il peggiore anche paragonato alla grande crisi finanziaria asiatica del ’97. Anche se le banche centrali negli Usa, in Europa, Cina, Taiwan e Giappone hanno tutte abbassato i tassi d’interesse, per iniettare liquidità, gli investitori sono preoccupati della riduzione delle esportazioni in America ed Europa, temendo una recessione mondiale. Molte grandi compagnie giapponesi hanno tagliato fino al 50% le previsioni sui guadagni di quest’anno.
Il prezzo del petrolio è sceso ancora di un dollaro, dopo la pubblicazione dei dati sull’economia Usa, che presenta la più grave contrazione negli ultimi 7 anni.