22/12/2010, 00.00
NEPAL
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Nepal: “Il mio primo Natale da cristiano”

di Kalpit Parajuli
Bishal Shercha, nato in una famiglia indù, sta seguendo da circa un anno le lezioni di catechismo ed è la prima volta che festeggia il Natale. L’assenza di minacce da parte degli estremisti consente ai cattolici del Nepal di mostrare a tutti i valori del cristianesimo. Molti i giovani impegnati nella preparazione delle celebrazioni natalizie nelle varie parrocchie del Paese.

Kathmandu (AsiaNews) – In Nepal, il Natale è un’ occasione per cristiani e non cristiani di incontrare la fede cattolica e pregare per la difficile crisi politica ed economica che affligge il Paese.

Bishal Shercha, nato in una famiglia indù, sta seguendo da circa un anno le lezioni di catechismo ed è la prima volta che festeggia il Natale. “All’inizio ciò che mi aveva colpito del cattolicesimo era solo il servizio di carità nella società, così ho iniziato ad andare in chiesa. Vedendo l’amore delle persone per i più poveri ho iniziato a seguire il catechismo”. “Prima – continua – non conoscevo nulla del Natale, ma quest'anno ho invitato la mia famiglia alla messa di Natale e comprerò un’immagine di Gesù Cristo da regalare a mia moglie per metterla sul muro della nostra stanza”. Bishal spera che attraverso il messaggio del Natale anche la sua famiglia possa un giorno convertirsi al cattolicesimo.

P. Robin Rai, sacerdote della cattedrale dell’Assunzione racconta che quest’anno vi è un clima differente rispetto al passato, che sta dando la possibilità ai cristiani di mostrare a tutti il valore del Natale. “Nonostante la grave crisi che colpisce il Paese – afferma - quest’anno non vi sono state minacce da parte degli estremisti indù. Forse la gente ha compreso e cambiato la sua visione rispetto al servizio della Chiesa cattolica in Nepal”.  

Il sacerdote sottolinea che i cattolici non celebrano il Natale in modo appariscente, ma sono più concentrati sulla propria crescita spirituale che guida la loro vita. “L’instabilità politica – continua - e gli altri problemi che affliggono il cuore della gente restano fuori”. P. Rai sottolinea però l’importanza di pregare per il Paese e di far si che la venuta di Cristo sulla terra e il suo sguardo sia per tutti una guida per la risoluzione dei problemi politici ed economici del Nepal.

Il clima di tranquillità ha spinto anche molti giovani a impegnarsi nella preparazione degli addobbi natalizi e dei canti per la messa di mezzanotte, nelle varie parrocchie cattoliche del Paese.

Prakash Khadka Presidente del  Movimento Internazionale degli Studenti Cattolici afferma: "Sono moltissimi i giovani coinvolti nelle preparazione del Natale”.  Egli sottolinea che molti studenti hanno approfittato delle vacanze per dedicarsi a prepare canti e addobbi nelle chiese.Tutte queste attività – aggiunge - ci incoraggiano a servire Dio e a rafforzare la nostra fede".

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