09/02/2006, 00.00
NEPAL
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Nepal: tra violenze e pochi votanti i monarchici vincono le elezioni contestate

di Prakash Dubey

I veri voncitori appaiono il boicottaggio e la protesta. I maoisti dichiarano la fine dello sciopero generale.

Kathmandu (AsiaNews/Agenzie) – Prevalgono i candidati dei partiti monarchici nelle elezioni municipali volute da re Gyanendra e rifiutate dalla maggioranza dei partiti e dai ribelli maoisti. Ma i veri vincitori appaiono il boicottaggio, la violenza, la divisione del Paese.

Dai primi risultati, relativi a 15 città, i partiti che sostengono il re hanno la maggioranza in 12 municipi, mentre gli altri 3 sono andati a candidati indipendenti. Re Gyanendra ha così persone fedeli in cariche importanti, ma non è riuscito a legittimare la pretesa di potere assoluto.

Durante il voto ci sono stati scontri a fuoco con morti e feriti. Nella sud occidentale Dang l'esercito ha aperto il fuoco contro circa 200 pacifici manifestanti, uccidendone uno.

Secondo dati provvisori della Commissione elettorale, a Kathmandu ha votato il 15-16% degli aventi diritto, nelle altre città una percentuale tra il 5 e il 20%, mentre nella zona al confine con l'India si arriva quasi al 40%.

"Nella zona – spiega un insegnante di Birgunj, capitale commerciale del Paese – ci sono molti commercianti e imprenditori di origine indiana, che disprezzano i maoisti che hanno loro causato molti danni". Per la stessa ragione – prosegue - questi elettori si sono staccati dai partiti che hanno boicottato le elezioni e che di recente hanno fatto richieste comuni con i maoisti, non credendo nelle loro promesse di democrazia.

Subito dopo la chiusura dei seggi, i maoisti hanno dichiarato chiuso lo sciopero generale indetto il 5 febbraio, che aveva anche fatto rimanere a casa quasi 2 milioni di studenti. "Le maggiori vittime di questo sciopero – ha detto ad AsiaNews padre Wilson – sono i bambini innocenti".

"Le elezioni – dice Krishna Sitaula, portavoce del Nepali Congress, partito di governo prima che nel febbraio 2005 il re accentrasse tutto il potere – sono state volute per rinforzare la monarchia assoluta e sono state un totale fallimento". Nelle elezioni politiche del 1999 aveva votato il 66% degli aventi diritto e il 62% delle ultime elezioni municipali nel 1997.

Questa volta non ci sono stati candidati per oltre il 55% delle cariche e per un altro 30% dei posti c'era un solo candidato. Per cui il voto si è svolto in appena il 15% delle località.

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