14/04/2006, 00.00
NEPAL
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Nepal: il re propone elezioni, i partiti politici rifiutano

di Prakash Dubey

Attivisti nepalesi notano che non vi è nulla di nuovo nelle promesse del sovrano, che continua a non accennare alla richiesta dei democratici di riscrivere la Costituzione.

Kathmandu (AsiaNews) – In Nepal nessuno si fida delle promesse del re Gyanendra su prossime elezioni generali. Ieri, durante un discorso trasmesso dalla tv nepalese, il sovrano ha annunciato la sua intenzione di indire elezioni generali, senza indicare, però, una data sicura. Oggi i partiti politici hanno rifiutato la proposta, mentre prosegue, dallo scorso 6 aprile,il più vasto movimento di protesta da quando il monarca ha assunto i pieni poteri nel febbraio 2005.

"È nostro auspicio che con la partecipazione attiva di tutti i partiti politici che tengono alla pace e alla democrazia, un regime multipartitico sia pienamente messo in atto attraverso le elezioni generali", ha dichiarato il re nel suo messaggio in occasione del nuovo anno nepalese. Rivolgendo un appello ai partiti politici a favore del dialogo, il sovrano non ha fatto cenno ai ribelli maoisti che hanno concluso un'alleanza con i partiti di opposizione lo scorso anno.

Le dichiarazioni del re, secondo alcuni attivisti interpellati da AsiaNews, non cambiano la situazione ormai in stallo. "Il problema – fa notare Even Meena Ghimire impegnata per i diritti delle donne in Nepal – è che il sovrano continua a non considerare la richiesta principale dei partiti politici: insediare un governo ad interim, che elegga un'Assemblea costituente per riscrivere la Costituzione; la nuova Carta dovrà assicurare il non ripetersi di simili anomalie".

Il re aveva già promesso precedentemente di convocare le elezioni entro aprile 2007 e questa sua ultima uscita sembra più una mossa tesa a calmare la massiccia campagna contro la sua persona.

Le ultime manifestazioni accompagnate da uno sciopero generale sono costate la vita a cinque oppositori, uccisi durante scontri con le forze dell'ordine.

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