06/03/2006, 00.00
NEPAL
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Nepal: i ragazzi senza padre non hanno diritto alla cittadinanza

di Prakash Dubey

Secondo la costituzione in vigore per avere la cittadinanza, che si acquisisce a 16 anni, bisogna dimostrare l'identità del padre. Il fatto che la madre sia cittadina nepalese non è sufficiente.

Kathmandu (AsiaNews) - Secondo la costituzione del Nepal un ragazzo, per ottenere la cittadinanza nepalese, deve dimostrare chi è il padre. "Il fatto che si possa dimostrare che la madre sia nepalese non è sufficiente", ha dichiarato Norbert Rai, un avvocato cristiano. "Per avere il titolo di cittadino un ragazzo, o sua madre, deve dimostrare la cittadinanza nepalese del padre. Se l'identità del padre non è provata, il bambino non può ottenere la cittadinanza".

Secondo Rai questa legge ha privato "1,1 milioni di nepalesi del diritto di cittadinanza. Queste persone vivono nel Nepal, il loro Paese, ma sono come senza stato. La loro unica colpa è che non sono in grado di dimostrare l'identità del padre, anche se le loro madri sono a tutti gli effetti cittadine del Nepal".

Sarita Giri, una attivista per i diritti delle donne, ha dichiarato ad AsiaNews che sono molte le cause che hanno portato così in alto il dato dei nepalesi senza cittadinanza. La ragione più importante è che negli ultimi 10 anni di insurrezione maoista migliaia di donne sono state vittime di violenza sessuale, sia da parte dei guerriglieri che dei soldati. "La tragedia – ha evidenziato Giri -  è che queste donne sposate e vittime di stupri hanno perso anche i loro diritti coniugali, a causa delle leggi tuttora in vigore. Hanno perso i loro mariti, la loro protezione e gli è stato negato l'accesso alle loro proprietà".

Un altro problema è la morte dei padri prima del compimento del 16° anno d'età dei figli, cioè quando un ragazzo in Nepal diventa cittadino. Sono molti i casi di vedove di guerriglieri maoisti che hanno negato di essere sposate con i ribelli perché temevano rappresaglie da parte dei soldati. "Ma questo fa si che i loro figli non possano ottenere la cittadinanza nepalese", ha detto Giri.

La poligamia è la terza causa principale. "Nelle aree rurali - continua – è una vera e propria rovina sociale. Gli uomini si spostano in diverse zone impervie del Paese, e sposano una donna dopo averne lasciata un'altra. Per le madri è molto difficile provare la paternità dei propri figli".

Uomini e donne, secondo la costituzione del Nepal, sono uguali di fronte alla legge. Alle donne sono concessi gli stessi diritti, compreso il diritto di voto. "La legge della paternità è però ingiusta ed obsoleta", denuncia Giri. "La nostra battaglia per una vera democrazia è inutile se non lottiamo per la fine di questa legge, così contraria alla sacralità della maternità universalmente riconosciuta".

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