Nepal: 150 giornalisti arrestati per aver riferito le violenze di esercito e polizia
Solo questa mattina sono stati arrestati 25 giornalisti. Mahendra Bista, una reporter arrestata questa mattina, aveva dichiarato ieri ad AsiaNews che "riportare le notizie è un rischio a causa della repressione del governo".
Kathmandu (AsiaNews) La polizia ha arrestato quasi 150 giornalisti nell'ultima settimana "non per aver commesso dei crimini, ma per aver adempiuto ai doveri professionali, cioè riportare i fatti, compresi gli atti di inumana violenza delle forze di sicurezza nei confronti di chi sciopera o protesta dal 6 aprile", dichiara Deependra Chauhan, un giornalista.
Chauhan aggiunge che il numero di giornalisti che fino ad oggi hanno dovuto subire violenze da parte della polizia "supera in tutto il Paese il numero di 300". Inoltre "anche se il coprifuoco a Kathmandu è terminato, oggi la polizia continua a reprimere in modo atroce ogni minimo cenno di protesta. Anche questa mattina presto la polizia ha arrestato 25 giornalisti che protestavano contro la decisione del governo di limitare la libertà di stampa".
Anche diverse associazioni di stampa, come la Federazione giornalisti nepalesi (Fnj), il Gruppo stampa del Nepal (Npi) e Stampa del Nepal Chautari (Pcn), chiedono il rilascio incondizionato dei loro colleghi detenuti ed esprimono il loro risentimento per le atrocità della polizia contro i giornalisti.
Mahendra Bista, segretaria generale del Fnj che è stata incarcerata oggi, aveva dichiarato ieri notte ad AsiaNews che "riportare, pubblicare o diffondere con la radio le notizie è diventato un grande rischio a causa della repressione del governo. È scioccante che la polizia e i soldati mostrino un atteggiamento di ostilità nei confronti dei giornalisti, senza tenere conto del fatto che i giornalisti non sono parte degli scioperi ma riportano solo i fatti in modo oggettivo".
In Nepal i giornalisti sono circa 2000.