Nepal, salgono a 13 le vittime della valanga sul Monte Manaslu
Kathmandu (AsiaNews) - Riprendono le ricerche dei dispersi sul Monte Manaslu (8.156 metri), nel distretto di Gorkha, (Nepal centro occidentale), dove ieri una valanga ha ucciso 13 alpinisti, fra cui l'italiano Alberto Magliano. Le altre vittime sono di nazionalità tedesca, francese e nepalese. Fino ad ora, i soccorsi hanno tratto in salvo 12 persone, ma vi sono dati contradditori sul numero dei possibili dispersi. Secondo le autorità mancano all'appello tre alpinisti, ma potrebbero essere almeno sette. Le operazioni sono ostacolate da maltempo e temperature rigide, che non permettono agli elicotteri di decollare. Per il Nepal, questa è la tragedia più grave dal 1995, quando oltre 40 persone (di cui 17 stranieri) sono morti assiderati sotto abbondanti nevicate nella regione del Monte Everest.
Estesa quanto sei campi da calcio, la valanga si è staccata dal Monte Manaslu alle tre del mattino e ha colpito gli alpinisti al campo n. 3 a quota 6.600 metri, mentre dormivano. La maggior parte delle vittime è morta assiderata dentro i propri sacchi a pelo. Sul luogo erano presenti oltre 50 persone giunte da varie parti del mondo per affrontare la scalata.
Arnaud Manel, uno dei sopravvissuti di un gruppo francese, racconta: "Ero nella mia tenda con altri due compagni, quando siamo stati colpiti dalla valanga. Con le mani sono riuscito a rompere il telo e a uscire, ma un secondo muro di neve mi ha travolto e fatto rotolare per 200 metri. Qunado mi sono fermato ero intrappolato fino al collo". L'uomo racconta che indossava solo una t-shirt e il freddo non gli permetteva di respirare. Dopo qualche decina di minuti è però riuscito a liberarsi e a salvare uno dei compagni di tenda. L'altro è stato trovato morto dai soccorsi.
Il Manaslu è l'ottava vetta più alta del mondo. Essa è famosa fra gli appassionati di sci alpinismo e sci estremo d'alta quota, per le abbondanti nevicate che interessano il monte nel periodo successivo ai monsoni. Tuttavia i mesi autunnali sono anche quelli più pericolosi a causa delle condizioni meteo instabili e il rischio valanghe. Secondo i funzionari del turismo del distretto di Gorkha circa 230 alpinisti stranieri divisi in 25 squadre hanno prenotato la scalata per la stagione autunnale 2012.
Intanto, in Italia si piange la morte di Alberto Magliano. Grande amante della montagna, l'uomo, 67 anni e originario di Trieste, lavorava come consulente di agenzie, ma negli anni si era affermato come uno fra i più importanti alpinisti italiani. Magliano è stato il primo scalatore non professionista ad aver affrontato le vette più alte dei sette continenti. Sul suo sito internet, sevensummits.it, egli scriveva: "Mi piace pensare alla mia vita come a un percorso esplorativo dei terreni più svariati, sia in senso geografico, sia in termini culturali e conoscitivi generali, cioè senza confini".
16/06/2021 12:33