Nepal, la polizia libera esponenti pro-democrazia
Kathmandu (AsiaNews/Scmp) - La polizia nepalese ha rilasciato più della metà dei 100 esponenti del partito di opposizione arrestati il fine settimana scorso a Kathmandu durante una manifestazione in favore della democrazia;i manifestanti, intonando slogan contro la monarchia programmavano ulteriori proteste.
La polizia antisommossa ha arrestato gli attivisti dopo aver cercato di impedire loro l'entrata in una zona vietata, utilizzando gas lacrimogeni; negli scontri sono state ferite 20 persone.
"Nonostante la repressione del governo, continueremo la nostra campagna per ristabilire la democrazia," ha dichiarato ieri Ram Sharan Mahat del Nepali Congress, il più grande partito del paese.
A febbraio, il re Gyanendra ha ceduto il potere ai militari destituendo il governo legittimo, accusato di corruzione e di non essere stato in grado di gestire l'insurrezione maoista, costata 12 mila vite dal 1996.
La manifestazione di domenica è avvenuta a poche ore dalla dichiarazione di cessate-il-fuoco da parte dei ribelli maoisti. La tregua unilaterale dovrebbe durare per 3 mesi. Ma subito dopo la manifestazione, un portavoce dei ribelli ha dichiarato che ogni dialogo con il re è interrotto finché egli non cederà il potere a un governo provvisorio.
Madha Kumar Nepal, leader della fazione comunista CNP (UML), ha dichiarato che le proteste continueranno. Fra gli arrestati c'erano politici di massima autorità, fra cui Girija Prasad Koirala, ex primo ministro e presidente del Nepali Congress.