Nepal, arrestato l’ex erede al trono. Protestano i fondamentalisti indù
Kathmandu (AsiaNews) – La polizia nepalese, ha confermato oggi l’arresto dell’ex principe ereditario Paras Shah con l’accusa di tentato omicidio e uso illegale di armi. La notizia ha scatenato le proteste dei fondamentalisti indù in diverse parti del Paese.
Il fermo di Shah è avvenuto lo scorso 11 dicembre in un resort a Chitwan (Nord ovest del Nepal). Durante un diverbio con il figlio dell’ex vice primo ministro Sujata Koirala l’ex erede al trono avrebbe sparato un colpo in aria con un’arma non denunciata.
La notizia ha scatenato le proteste dei sostenitori della monarchia. Oggi centinaia di persone, guidate dai fondamentalisti indù, hanno protestato contro l’arresto a Pokhara, città di residenza del principe, e a Chitawan. Gli estremisti hanno anche insultato la bandiera nazionale del Nepal e lanciato slogan contro il governo e i partiti politici. Non sono mancate però manifestazioni contrarie con slogan e insulti contro Shah e la monarchia.
Figlio di re Gyanendra, ultimo sovrano del Nepal deposto nel 2006, Paras Shah era dal 2008 impegnato in una rivalutazione della monarchia con comizi e conferenze in tutto il Paese, da oltre un anno in preda a uno stallo economico e politico.
Secondo la polizia il principe Shah resterà in carcere ancora tre giorni per essere interrogato. Durante la monarchia il re e i suoi famigliari erano considerati delle divinità e questa è la prima volta che un alto membro della famiglia reale viene arrestato e portato in carcere.