Nella basilica di san Pietro la Curia prega per la salute del Papa
Messaggio di Giovanni Paolo II alla messa conclusiva degli esercizi spirituali: dall'Eucarestia il vigore per la quotidiana dedizione ai compiti della Chiesa.
Città del Vaticano (AsiaNews) - Stamane tutta la Curia romana ha partecipato alla messa conclusiva degli esercizi spirituali della Quaresima. Per tradizione, la messa si teneva nella cappella del palazzo apostolico e alla presenza del pontefice. Quest'anno, a causa della sua malattia, Giovanni Paolo II non ha preso parte alla liturgia. Al termine della messa, il sostituto alla segreteria di Stato, mons. Leonardo Sandri, ha letto però un messaggio del papa al predicatore degli esercizi di quest'anno, mons. Renato Corti, vescovo di Novara. Giovanni Paolo II esprime la sua "più cordiale riconoscenza" e sottolinea che "questa settimana di silenzio e di intensa preghiera" si è conclusa con una messa, vista la coincidenza con l'Anno dedicato all'eucaristia. Per il Papa, il tema scelto quest'anno "La Chiesa al servizio della nuova ed eterna Alleanza", fa riecheggiare "le parole pronunciate dal Signore Gesù al termine dell'Ultima Cena, nell'atto di offrire agli Apostoli il sacro Calice". "Queste parole - egli aggiunge - noi ministri dell'altare ripetiamo ogni volta che celebriamo la Santa Messa". La Chiesa, continua il messaggio, vive dell'eucarestia, "perché da quel Sangue nasce e trae vigore per la quotidiana dedizione ai compiti connessi con l'annuncio del Vangelo".
Durante la messa, tutta l'assemblea ha pregato per la salute di Giovanni Paolo II, che dal 1° al 10 febbraio è stato ricoverato in ospedale per problemi respiratori. Mons. Corti ha pregato per il Papa, perché "la salute lo sorregga nel portare avanti il grande e meraviglioso compito che Dio gli ha assegnato". Il vescovo ha anche ringraziato Giovanni Paolo II per avergli dato quest'anno l' "opportunità" di predicare gli esercizi di Quaresima e "di vivere particolarmente vicino a lui e a coloro che nella Chiesa universale portano in modo particolare la responsabilità dell'annuncio del Vangelo". Si è pregato per Giovanni Paolo II anche durante la preghiera dei fedeli, perchè "con l'esempio della sua vita, continuamente donata per il bene di tutti, [egli] sia una immagine viva della bontà e della misericordia del Padre celeste e da tutti si amato e ascoltato con affetto filiale"