Nel mese del Rosario, i cattolici pregano per la pace in Vietnam e nel mondo
di J.B. Vu
I fedeli di Ho Chi Minh City hanno accolto le indicazioni di Benedetto XVI, contenute in un messaggio in lingua vietnamita e dedicato alla Giornata di Assisi. Sacerdote redentorista: la preghiera è il mezzo per contribuire alla pace. Cristiana e attivista: l’opera sociale mezzo di annuncio della Buona Novella.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Nel mese dedicato al Rosario, i cattolici vietnamiti pregano la Madonna per la pace nel Paese e nel mondo. Le intenzioni dei fedeli seguono le indicazioni espresse da Benedetto XVI – in un messaggio in lingua vietnamita – letto di recente in tutte le parrocchie dell’arcidiocesi di Ho Chi Minh City e dedicato alla Giornata mondiale di preghiera per la pace di Assisi, in programma il prossimo 27 ottobre. All’insegna dello spirito di comunione, la comunità locale ha avviato attività caritative e sociali, promosso incontri dedicati al dialogo interreligioso e organizzato attività comuni fra cattolici, funzionari di governo e cittadini atei o appartenenti ad altre religioni.
Quest’anno ricorre il 25mo della Giornata mondiale di preghiera, celebrata per la prima volta nel 1986 da Giovanni Paolo II. In occasione della ricorrenza, papa Ratzinger terrà uno speciale incontro a cui parteciperanno alcuni esponenti delle principali religioni del mondo. Per rispondere alle aspettative di Benedetto XVI, anche i cattolici vietnamiti – sacerdoti e laici – recitano il Rosario con una speciale intenzione per la pace e la giustizia sociale, nel Paese e nel resto del mondo.
Interpellato da AsiaNews p. Vincent Phạm Trung Thành, superiore provinciale dei redentoristi di Ho Chi Minh City, sottolinea che “la preghiera è il mezzo per contribuire alla pace e per condurci sul sentiero della giustizia”. Grazie alla preghiera, continua il sacerdote, è possibile “rafforzare la fede” e “portare la pace nel mondo”. “L’amore di Dio – commenta – è sostegno per la nostra forza spirituale. La preghiera sarà di aiuto nel dialogo con i nostri fratelli e sorelle”. E conclude: “possiamo far sentire il nostro appello per la pace e la giustizia in molti modi”, fra cui “mettendoci al servizio degli altri, in particolare i poveri”.
La signora Grace, cristiana attiva nel sociale, rilancia l’impegno a favore di “venditori di strada, disabili, anziani e poveri”. La donna, di origine statunitense, sottolinea che grazie “all’amore reciproco, possiamo testimoniare loro la Buona Novella”, perché “uno dei modi migliori per evangelizzare è integrarsi con la cultura vietnamita”. Nei giorni scorsi una monaca buddista di nome Thích nữ Hương Nhủ ha tenuto un incontro al Centro pastorale della ex Saigon, cui hanno partecipato 200 cattolici. La donna ha parlato di ricchezza del cuore come elemento per rafforzare la vita di ciascuno; una ricchezza spirituale, aggiunge, che “è totalmente diversa dai beni materiali”.
Quest’anno ricorre il 25mo della Giornata mondiale di preghiera, celebrata per la prima volta nel 1986 da Giovanni Paolo II. In occasione della ricorrenza, papa Ratzinger terrà uno speciale incontro a cui parteciperanno alcuni esponenti delle principali religioni del mondo. Per rispondere alle aspettative di Benedetto XVI, anche i cattolici vietnamiti – sacerdoti e laici – recitano il Rosario con una speciale intenzione per la pace e la giustizia sociale, nel Paese e nel resto del mondo.
Interpellato da AsiaNews p. Vincent Phạm Trung Thành, superiore provinciale dei redentoristi di Ho Chi Minh City, sottolinea che “la preghiera è il mezzo per contribuire alla pace e per condurci sul sentiero della giustizia”. Grazie alla preghiera, continua il sacerdote, è possibile “rafforzare la fede” e “portare la pace nel mondo”. “L’amore di Dio – commenta – è sostegno per la nostra forza spirituale. La preghiera sarà di aiuto nel dialogo con i nostri fratelli e sorelle”. E conclude: “possiamo far sentire il nostro appello per la pace e la giustizia in molti modi”, fra cui “mettendoci al servizio degli altri, in particolare i poveri”.
La signora Grace, cristiana attiva nel sociale, rilancia l’impegno a favore di “venditori di strada, disabili, anziani e poveri”. La donna, di origine statunitense, sottolinea che grazie “all’amore reciproco, possiamo testimoniare loro la Buona Novella”, perché “uno dei modi migliori per evangelizzare è integrarsi con la cultura vietnamita”. Nei giorni scorsi una monaca buddista di nome Thích nữ Hương Nhủ ha tenuto un incontro al Centro pastorale della ex Saigon, cui hanno partecipato 200 cattolici. La donna ha parlato di ricchezza del cuore come elemento per rafforzare la vita di ciascuno; una ricchezza spirituale, aggiunge, che “è totalmente diversa dai beni materiali”.
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