Nel bosco di Khimki, il primo forum della società civile russa
di Nina Achmatova
Parte oggi fino al 20 giugno il festival AntiSeliger nella foresta di Khimki - a rischio estinzione - per “formare una società civile forte e cosciente” in grado di farsi sentire. Promotrice dell’evento è la leader ecologista Evegenja Chirikova: siamo pronti a fronteggiare interventi pretestuosi di polizia o gruppi nazionalisti.
Mosca (AsiaNews) – Tra timori di possibili provocazioni di gruppi nazionalisti e interventi violenti della polizia è iniziato oggi a Khimki, vicino Mosca, un evento unico e senza precedenti nella recente storia russa: un festival di tre giorni che attraverso dibattiti, musica e arte mira a “rafforzare la coscienza civile nella società russa, ancora in una fase primordiale”. A spiegarlo così è la promotrice dell’iniziativa Evgenia Chirikhova. Questa giovane donna è l’anima del movimento “In difesa della foresta di Khimki” che nell’ultimo anno è riuscito a raccogliere dietro la causa ecologista le più diverse voci dell’opposizione: dai difensori dei diritti umani, ad artisti controcorrente, fino agli attivisti anti-corruzione e ai democratici extraparlamentari.
Khimki è una foresta protetta, poco fuori la capitale, che verrà in parte distrutta per far posto all’autostrada Mosca-San Pietroburgo a cui ha dato il via libera il presidente Dmitri Medvedev in persona. Il movimento della Chirikova chiede da anni che i lavori vengano dirottati su un altro terreno per preservare l’importante patrimonio naturale della zona e denuncia fini di speculazione edilizia. “Khimki è il simbolo di come il potere in Russia non si curi del bene comune, ma solo di interessi personalistici – spiega la Chirikova – e per questo è diventato in senso più lato l’emblema della lotta per far conoscere ai russi i propri diritti e vederli rispettati”.
Da oggi al 20 giugno, Khimki sarà anche la sede del primo forum di disobbedienza civile pacifica e organizzata che si sia mai svolto nella Russia putiniana. Il festival si chiama “AntiSeliger” e nasce proprio in contrapposizione ai campi estivi sul lago di Seliger svolti annualmente dal movimento giovanile Nashi, finanziato dal partito di maggioranza Russia Unita, il cui leader.è il premier Vladimir Putin.
Alla quattro giorni nel bosco sono attese più di 1500 persone, oltre a nomi di spicco del panorama nazionale della cultura e dei diritti umani. La Chirikova terrà escursioni nella foresta per far conoscere i danni che provocherà l’autostrada; ci sarà l’avvocato anti-corruzione AlexeiNavalny che molti vorrebbero vedere come nuovo presidente; Elena Panfilova di Transparency International; il critico musicale Artemy Troitsky inviso al Cremlino,; altri blogger e attivisti civili. Ha dato la sua adesione anche la paladina dei diritti umani ed ex dissidente politica Lyudmila Alexeyeva del Gruppo Helsinki di Mosca.
Tra concerti e proiezioni di film si parlerà di corruzione, diritti civili, politica e rivoluzioni online. “Lo scopo – ha spiegato Chirikova in conferenza stampa – è formare una società civile cosciente, in grado di far sentire la sua voce, è l’unica strada per sperare che le cose cambino veramente in questo paese”. I media non ne stanno dando gran copertura, ma a nove mesi dalle presidenziali è certo che il Cremlino seguirà con attenzione l’evento.
La Chirikova insieme agli altri promotori ha firmato un appello a Medvedev in cui si chiede di rispettare il diritto dei cittadini a riunirsi in luoghi pubblici e non si invochi l’articolo 11 del codice forestale russo che impone restrizioni a eventi di questo genere nella stagione secca per evitare il rischio di incendi. Il timore è che usando un cavillo legale, la polizia intervenga per disperdere l’evento. C’è anche il rischio che gruppi nazionalisti e filo-Cremlino irrompano con azioni di provocazione.“Siamo realistici – conclude la Chirikova – e chiediamo a ogni partecipante di tenere presente che la nostra amata polizia è capace di procurare numerosi feriti e quindi di non rispondere alle provocazioni”.
Khimki è una foresta protetta, poco fuori la capitale, che verrà in parte distrutta per far posto all’autostrada Mosca-San Pietroburgo a cui ha dato il via libera il presidente Dmitri Medvedev in persona. Il movimento della Chirikova chiede da anni che i lavori vengano dirottati su un altro terreno per preservare l’importante patrimonio naturale della zona e denuncia fini di speculazione edilizia. “Khimki è il simbolo di come il potere in Russia non si curi del bene comune, ma solo di interessi personalistici – spiega la Chirikova – e per questo è diventato in senso più lato l’emblema della lotta per far conoscere ai russi i propri diritti e vederli rispettati”.
Da oggi al 20 giugno, Khimki sarà anche la sede del primo forum di disobbedienza civile pacifica e organizzata che si sia mai svolto nella Russia putiniana. Il festival si chiama “AntiSeliger” e nasce proprio in contrapposizione ai campi estivi sul lago di Seliger svolti annualmente dal movimento giovanile Nashi, finanziato dal partito di maggioranza Russia Unita, il cui leader.è il premier Vladimir Putin.
Alla quattro giorni nel bosco sono attese più di 1500 persone, oltre a nomi di spicco del panorama nazionale della cultura e dei diritti umani. La Chirikova terrà escursioni nella foresta per far conoscere i danni che provocherà l’autostrada; ci sarà l’avvocato anti-corruzione AlexeiNavalny che molti vorrebbero vedere come nuovo presidente; Elena Panfilova di Transparency International; il critico musicale Artemy Troitsky inviso al Cremlino,; altri blogger e attivisti civili. Ha dato la sua adesione anche la paladina dei diritti umani ed ex dissidente politica Lyudmila Alexeyeva del Gruppo Helsinki di Mosca.
Tra concerti e proiezioni di film si parlerà di corruzione, diritti civili, politica e rivoluzioni online. “Lo scopo – ha spiegato Chirikova in conferenza stampa – è formare una società civile cosciente, in grado di far sentire la sua voce, è l’unica strada per sperare che le cose cambino veramente in questo paese”. I media non ne stanno dando gran copertura, ma a nove mesi dalle presidenziali è certo che il Cremlino seguirà con attenzione l’evento.
La Chirikova insieme agli altri promotori ha firmato un appello a Medvedev in cui si chiede di rispettare il diritto dei cittadini a riunirsi in luoghi pubblici e non si invochi l’articolo 11 del codice forestale russo che impone restrizioni a eventi di questo genere nella stagione secca per evitare il rischio di incendi. Il timore è che usando un cavillo legale, la polizia intervenga per disperdere l’evento. C’è anche il rischio che gruppi nazionalisti e filo-Cremlino irrompano con azioni di provocazione.“Siamo realistici – conclude la Chirikova – e chiediamo a ogni partecipante di tenere presente che la nostra amata polizia è capace di procurare numerosi feriti e quindi di non rispondere alle provocazioni”.
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