Nel "Paese del té", migliaia di turisti bloccati dalle proteste etniche
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Migliaia di turisti sono bloccati per l’improvviso sciopero che ha paralizzato "il Paese del té": i distretti di Darjeeling, Kalimpong e Kurseong nel settentrione del Bengala occidentale. Il partito Gorkha Janamukti Morcha (Gjm) dice che la protesta segue l’aggressione contro alcuni suoi membri compiuta da sostenitori del Partito marxista, al governo.
Circa 50 sostenitori del Gjm avevano occupato un’autostrada che porta nel Darjeeling, in protesta per il divieto a tenere un incontro pubblico a Naxalbari, quando sono stati aggrediti “senza provocazione”. Il Gjm denuncia pure altre aggressioni, mentre i comunisti negano ogni partecipazione.
Roshan Giri, segretario del Gjm, spiega che “siamo stati costretti a indire lo sciopero a tempo indeterminato perché non abbiamo più fiducia nel governo del Bengala occidentale”, che accusa di “avere impedito le nostre marce pacifiche e di avere cercato di provocare incidenti”. Il Gjm chiede uno Stato separato per l’etnia Gorkha e dice che continuerà lo sciopero fino a quando non lo otterrà. I Gorkha, di origine e lingua nepalese, sono in maggioranza nel Darjeeling, ma sono una minoranza nello Stato rispetto a bengalesi e hindi.
Lo sciopero improvviso ha bloccato migliaia di turisti nei tre distretti, rimasti privi persino dei veicoli necessari per portarli all’aeroporto. Il Darjeeling, famoso per il tè e le bellezze naturali, è una meta abituale per i turisti stranieri.
Negli anni ’80 le richieste dei Gorkha sono sfociate in una vera guerriglia armata, ma alla fine si sono accontentati di un maggiore autonomia amministrativa. Ma nel 2007 è stato costituito il Gjm, che ha ripreso le istanze indipendentiste. Sempre nel 2007 ci sono state violente proteste etniche e si è dovuto imporre il coprifuoco.