Nel Nepal laico, decine di conversioni cattoliche a Godavari
Kathmandu (AsiaNews) – Dopo che il Nepal è diventato uno Stato secolare, oltre 200 residenti di Godavari, 15 chilometri a nord di Kathmandu hanno ricevuto il battesimo, dopo due anni di catechismo. Sono di conseguenza aumentati i partecipanti alle messe della piccola chiesa, che può contenere circa 200 persone. Era grande per i circa 50 cattolici assidui alla messa, 3 anni fa. Ma ora che l’induismo non è più religione ufficiale dello Stato e che è stata riconosciuta la libertà di ognuno di scegliere la propria religione, sta diventando insufficiente.
Padre Perumana Pius, pro-prefetto apostolico del Nepal e parroco di Godavari, lo racconta ad AsiaNews: “all’inizio in questa chiesa c’erano circa 50 cattolici locali, ma ora alla messa vengono in circa 300. Siamo un po’ stretti e qualcuno deve restare in piedi”. “Abbiamo buoni rapporti con tutti i residenti, di qualsiasi fede. I religiosi indù e i monaci buddisti mi invitano per le loro festività religiose e ci scambiamo gli auguri”. “Questi buoni rapporti – prosegue – hanno favorito la libertà religiosa.”
La giovane Rita Rai, 12 anni, racconta che “da tempo credo in Gesù e medito la Bibbia e molti libri cattolici, ma avevo paura a dire che sono cattolica. Ora che il Paese è laico, la mia famiglia indù mi ha permesso di diventare cattolica”.
Non ha avuto paura, invece, Kali Magar, 55 anni. “Ho sempre avuto molte malattie – racconta – tra cui la paralisi e l’asma. Quando ho iniziato a frequentare la chiesa e a partecipare alla messa con regolarità, mi sono sentita sempre meglio. Così mi sono convertita alla fede cattolica”.
A 10 metri dalla chiesa sorge un tempio indù. Rajeshwor Sapkota, sacerdote indù, osserva che “tutte le religioni credono in Dio. Noi preghiamo il nostro Dio e gli altri il loro, non ci sono problemi. Ognuno è libero di credere nel suo Dio. Alcuni indù si sono convertiti al cristianesimo e i cristiani possono diventare indù.”
Molti dei neocattolici provengono da gruppi etnici minoritari, come Janajati, o sono Dalit e altri membri delle caste inferiori. La loro conversione è stata graduale. Ma ora la chiesa è piena e dovrà essere ricostruita. Altrimenti, molti cattolici dovranno pregare restando sulla porta o nell’ingresso.