Nel Giorno della Vittoria sui nazisti, il Cremlino dimentica i veterani
di Nina Achmatova
Mosca festeggia la disfatta di Hitler con la tradizionale parata militare sulla piazza Rossa. Le celebrazioni costeranno 43 milioni di dollari. Analisti: il governo avrebbe fatto meglio a stanziarli in aiuti per i reduci di guerra a cui continua a promettere alloggi che non arrivano.
Mosca (AsiaNews) – Più di 20mila uomini dalle accademie militari e dall’esercito veglieranno sulla tradizionale parata che il 9 maggio a Mosca ricorderà il 66mo Giorno della Vittoria, festa nazionale in Russia. La data in cui si celebra la resa della Germania di Hitler nel 1945 è il giorno in cui i russi sono più uniti. In cui anche i giovani sentono forte l’orgoglio di una nazione che ha contribuito a fiaccare le forze naziste: a differenza della guerra civile, delle purghe staliniane o dei gulag, privazioni e sacrifici subiti durante la Grande guerra patriottica (come qui viene chiamata la II Guerra Mondiale) sono serviti a qualcosa. Le autorità sono consapevoli del valore ‘emozionale’ della ricorrenza e la sfruttano sapientemente, soprattutto ora che si avvicinano le elezioni presidenziali.
Quest’anno, per la prima volta, sulla piazza Rossa sfileranno anche 200 ufficiali delle forze spaziali. Al suono dei 1500 musicisti della banda militare, oltre 100 mezzi pesanti invaderanno le vie del centro della capitale, che da giorni si sta preparando all’evento: le aiuole sono state riempite di fiori, le strade riasfaltate, bandiere con i colori nazionali sventolano ovunque e gruppi di giovani vicino alle fermate della metro distribuiscono i tipici ‘nastrini di San Giorgio’ neri e arancioni, simbolo della Memoria. Per tutta la settimana, mentre la notte si incontravano i carri armati in azione per le prove della parata, di giorno ci si imbatteva a ogni angolo in veterani di guerra nelle loro uniformi pluridecorate, accompagnati da mogli o figli a eventi di ogni genere, in scuole, uffici e parchi pubblici.
Nonostante siano loro i veri protagonisti di questa ricorrenza, i veterani appaiono proprio i più dimenticati dal Cremlino, denuncia Alexander Golts, vicedirettore del giornale Yezhednevny Zhurnal. “Per gli alti funzionari di Stato – nota il giornalista in un editoriale – farsi fotografare con anziani militari in pensione in uniformi degli anni ’70 non è un gran ritorno di immagine”. “Posare, invece, vicino a missili terra aria S-400 o guardare dalle tribune sotto il Cremlino i giovani militari che gridano il tipico ‘Hurrah’, questo sì che, invece, è patriottismo”.
I festeggiamenti per il Giorno della Vittoria costeranno al ministero della Difesa e alle amministrazioni comunali in giro per il Paese circa 43 milioni di dollari. Il governo, hanno fatto notare in molti, avrebbe fatto meglio a usare i soldi dei contribuenti per aiutare i veterani. Molti di loro ancora vivono in condizioni al limite della povertà, in attesa degli appartamenti che Mosca promette loro da decenni. Ogni 9 maggio.
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