Nazioni Unite: immigrati, una risorsa per l’economia mondiale
Manila (AsiaNews) – In un periodo di “recessione mondiale”, i migranti non devono essere visti come “una minaccia”, quanto piuttosto una “risorsa per uscire dalla crisi”. È quanto afferma il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ai delegati presenti al secondo Forum mondiale sulla migrazione e lo sviluppo (Gfmd). Il summit, in programma a Manila dal 27 al 30 ottobre, vede la partecipazione di almeno 800 delegati in rappresentanza di 163 nazioni.
Questa mattina una coalizione formata da 241 realtà, fra le quali la Chiesa cattolica filippina, ha sottoscritto una iniziativa chiamata People’s Global Action che presenterà al sottosegretario filippino agli esteri, con delega ai lavoratori migranti, Esteban Conejos Jr. Il comunicato in cui viene illustrato il progetto è stato redatto dopo una due giorni di lavori sulla “questione dei migranti”; in esso si chiede ai governi di sviluppare politiche che promuovano “i diritti umani dei migranti” e “utilizzino il forum per fissare criteri di tutela” attraverso l’Organizzazione internazionale del lavoro e le altre agenzie che fanno riferimento all’Onu.
I partecipanti all’iniziativa specificano che il documento non ha valore vincolante per i governi e le Nazioni Unite, ma fornisce indicazioni utili per affrontare il problema. P. Edwin D. Corros, segretario esecutivo della Commissione episcopale per la cura pastorale dei migranti (Ecmi-Cbcp), spiega il lavoro della Chiesa cattolica:. “Se il Forum darà vita a politiche volte a tutelare i migranti – afferma p. Edwin – questo è conseguenza anche del lavoro svolto dalla Chiesa, che si è sempre battuta in prima persona nella difesa dei loro diritti, premessa indispensabile per il loro sviluppo”.
Illustrando l’importanza del Forum in programma in questi giorni a Manila per la “missione della Chiesa in Asia”, p. Corros sottolinea come “il problema dell’immigrazione sia un fenomeno di scala mondiale”, anche all’interno del continente asiatico. “A causa della disparità di risorse economiche, finanziarie e della situazione politica di alcuni Paesi – aggiunge il religioso – gli asiatici si stanno spostando da una nazione all’altra” ed è necessario promuovere politiche che li aiutino e ne tutelino la dignità. Pur non aspettandosi grandi risposte dal Forum, egli ribadisce che l’opera promossa dalla Chiesa può servire a “smuovere le coscienze” e dar vita a “soluzioni condivise” nell’interesse “dell’umanità intera”, con un particolare riferimento “agli immigrati e alle loro famiglie”.
Il problema dei lavoratori immigrati è stato anche al centro dell’incontro fra Benedetto XVI e il nuovo ambasciatore filippino presso la Santa Sede, la signora Cristina Castañer-Ponce Enrile, ricevuta lo scorso 27 ottobre per la presentazione delle credenziali. Nell’ambito della preoccupazione per il bene sociale, il Papa ha fatto riferimento all’attenzione che Manila pone nei confronti dei cittadini emigrati, spiegando che l’immigrazione è “una risorsa per lo sviluppo”. “I leader dei governi – ha aggiunto Benedetto XVI – debbono fronteggiare numerose sfide quando si impegnano ad assicurare l’integrazione degli immigrati nella società, in modo che sia riconosciuta la loro dignità umana e sia loro offerta l’opportunità di guadagnarsi una vita decente, con un tempo adeguato per il riposo e la dovuta previsione per la possibilità di pregare”.