Nazionalisti indù si mobilitano contro la crescita dei cristiani
In una rara iniziativa il capo dell'Rss scrive una lettera a tutti i "volontari" per arginare l'aumento numerico delle minoranze, che minacciano l'integrità del Paese. Parole dure anche contro le conversioni dall'induismo.
Mumbai (AsiaNews) - Dopo aver chiesto agli indù di fare più figli per contrastare la crescita numerica di musulmani e cristiani, K. S. Sudarshan, capo dello Rashtriya Swayamsevak Sangh (Rss, organizzazione paramilitare nazionalista) ha scritto una lettera contro il calo demografico degli indù, che verrà consegnata a migliaia di volontari e attivisti politici. La lettera delinea inoltre il programma di una serie di incontri che si terranno in diverse città dal 24 febbraio 2006 per celebrare il centenario della nascita del nazionalista indù Guruji Golwalkar. Durante questi incontri si discuterà soprattutto di calo demografico e di armonia sociale.
"I musulmani crescono di numero e gli indù diminuiscono", si legge nella lettera. "Fiumi di rupie - continua - sono pagate in cambio della conversione al cristianesimo. Molte sono le richieste di conversioni all'islam o al cristianesimo. Se questa richieste saranno accettate, ci saranno troppe conversioni e questo metterà in pericolo l'unità e l'integrità del Paese. Dovremmo rimanere come spettatori silenziosi davanti a queste conversioni fatte solo per ragioni politiche?". Sudarshan attacca anche il potere politico: "I partiti politici - si legge nella lettera - discutono fra loro, ma fanno solo annunci populisti e si curano di obiettivi immediati, senza curarsi dei problemi a lungo termine. L'immigrazione dal Bangladesh, dall'Assam, dal Bengala o dal Bihar non è diminuita, e nessun governo pensa al rimpatrio".
Sudarshan, secondo quanto scritto nella lettera, basa la riscossa del nazionalismo indù sul lavoro dei volontari: "se i volontari, sia i nuovi che i vecchi, lavoreranno con tutto il loro cuore per risvegliare la società, le conspirazioni delle forze del male saranno sconfitte". Grande rilevanza è data anche alla storia dell'Rss con particolare attenzione all'opera dei volontari.
La lettera è già stata recapitata agli uffici locali e presto copie saranno distribuite ai volontari in India e all'estero. Nella lettera si chiede ai volontari di dedicare almeno una settimana per il successo delle conversioni alla religione indù. Ci sono anche delle linee guida: ai volontari viene chiesto di mettersi in contatto con 10 nuove persone ogni anno, e ciascun volontario dovrebbe dedicare almeno 15 giorni all'anno per la causa indù.