Natale in un paese musulmano: festa, tradizione e solidarietà
Nelle scuole cristiane si anticipano gli esami per preparare la recita della Natività; strade e case sono piene di decorazioni; la Caritas offre il pranzo a 300 ragazzi in un carcere minorile.
Islamabad (AsiaNews) Come si festeggia il Natale in un paese in cui regna intolleranza e discriminazione contro i non-musulmani? I cristiani del Pakistan non si lasciano intimorire e si preparano con feste, luci, canti, ma anche molta solidarietà.
Il fermento natalizio si avverte fin dall'inizio dell'Avvento, periodo molto sentito dai fedeli locali.
Durante le messe domenicali, le chiese protestanti e cattoliche si riempiono di decorazioni e in scuole e istituzioni cristiane si può assistere a serate musicali e a spettacoli teatrali.
Nella parrocchia di Waris, la più grande nella diocesi di Faisalabad, i fedeli addobbano le loro abitazioni e le strade del quartiere: mentre nelle case ci si dedica all'albero di Natale e si comprano nuovi vestiti per la festa ai bambini, su tetti e lungo le strade brillano grandi stelle comete multicolori.
Per gli studenti di tutto il paese dicembre è il mese degli esami del terzo trimestre; per permettere agli alunni di prepararsi adeguatamene al Natale, nelle scuole cristiane i test vengono svolti tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre. L'impegno che assorbe di più gli studenti nel mese natalizio non è lo studio, ma approntare la rappresentazione della Natività, che di solito viene messa in scena il 20 o il 21 dicembre, ultimi giorni di scuola prima delle vacanze.
Nel periodo natalizio, diverse Ong si rivolgono a poveri, malati e carcerati. La Caritas pakistana a Faisalabad (CPF), ad esempio, farà un pranzo di Natale per gli oltre 300 ragazzi dell'Istituto e del carcere minorile di Borstal. Anjum Gill, segretario esecutivo della CPF, ha detto ad AsiaNews che la Caritas locale ha investito in questa iniziativa tutto il budget a sua disposizione.
Quella dei regali è un'altra consuetudine: nella cultura pakistana gli uomini usano regalare braccialetti di vetro alle donne della famiglia, le quali la notte del 24 si dipingono le mani con l'henné. La veglia natalizia e la messa del 25 sono sempre piene di fedeli, che chiamano il Natale anche "Bara Din" (Grande Giorno), per questo, visto la gioia dell'evento, nei villaggi la gente indossa vestiti chiari e si respira un clima di fratellanza.
Il 25 dicembre è festa nazionale in Pakistan anche per i non cristiani: si ricorda la nascita di Muhammad Ali Jinnah, il fondatore del paese.
Il Pakistan conta 143 milioni di abitanti, al 96,1% musulmani. I cristiani sono il 2,5%, circa 3milioni 800mila; i cattolici sono 1.288.000.
13/08/2019 11:28