10/12/2012, 00.00
NEPAL
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Natale, i nepalesi scoprono la gioia di donare ai poveri

di Kalpit Parajuli
Da due anni la festa cristiana fa parte delle festività nazionali. Fioriscono le iniziative di sostegno ai poveri di qualsiasi religione. Nella capitale l'Onu organizza una fiera dell'artigianato per aiutare le donne emarginate.

Kathamandu (AsiaNews) - Anche quest'anno il Nepal - Paese a maggioranza indù - si prepara a festeggiare il Natale, dopo la decisione delle autorità di inserire nelle festività nazionali il giorno più sacro per i cristiani. Oltre ai turistici addobbi in case, negozi e hotel, per il 2012 si sono moltiplicate le iniziative di beneficenza che avvicinano la festa, ormai laica, al suo reale spirito religioso.

Robert Piper, responsabile Onu per il coordinamento degli aiuti umanitari ha inaugurato a inizio dicembre una feria natalizia di beneficienza per raccogliere fondi per le famiglie più povere del Paese. Organizzata nella capitale in collaborazione con il Fair Trade Group (Ftg), l'iniziativa ha riscosso molto successo non solo fra i cristiani - 1,5% della popolazione - ma anche fra indù e buddisti.

Kiran Khadgi, direttore dell'Ftg Nepal, spiega che "il principale scopo della fiera è fornire l'opportunità agli emarginati, soprattutto le donne, di esporre e vendere i loro lavori di artigianato. Molti dei prodotti hanno come tema il Natale e sono stati realizzati da cristiani, indù, musulmani, buddisti". Secondo Khadgi il messaggio di pace e gratuità del Natale è diventato molto popolare fra i nepalesi: "Con la nostra piccola esposizione cerchiamo di incoraggiare la gente a festeggiare la ricorrenza consapevoli del suo reale valore, perché anche un piccolo dono a un povero è un aiuto per tutta l'umanità". 

Niru Chanda, è una giovane studentessa indù di 19 anni. La giovane racconta che da quattro anni il Natale è diventata una delle feste più seguite dalle ragazze della sua età. "Anche se sono di religione indù - afferma - sono molto incuriosita dal Natale. Molti miei amici e compagni di scuola sono cristiani ed è ormai per noi una tradizione scambiarci regali e auguri. La notte di Natale accendo le candele e prego per la pace e la salvezza della mia anima.  Ciò mi dà sperenza e coraggio". Niru sottolinea che il Nepal è un Paese laico e fra giovani non si fa più distinzione fra indù e cristiani. "Il nostro desiderio - dice - è vivere in armonia avendo rispetto di tutte le fedi religiose".

K.B. Rokaya, leader cristiano, sostiene che gli interessi economici legati al Natale stanno anche migliorando la condizione delle minoranze cristiane, negli ultimi anni vittima di numerosi attacchi, fra tutti l'attentato del maggio 2009 alla cattedrale di Kathmandu. "Per molte famiglie indù - spiega - il Natale è una buona opportunità per fare affari, soprattutto in questo periodo di crisi".  

 

 

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