Natale, festa che avvicina cristiani e musulmani
Faisalabad (AsiaNews) Il Natale dovrebbe essere una "una giornata di pace, perdono, tolleranza e libertà per chiunque" con lo scopo di "ridurre le distanze tra cristiani e musulmani" e portare la pace nel mondo, "vera necessità del nostro tempo". Lo ha detto ad AsiaNews Maulana Habib-ur-rehman Ludhyanvi, capo della congregazione islamica Jamia Millia di Faisalabad.
"Noi crediamo che Gesù sia il vero profeta di Allah e crediamo nei suoi miracoli" ha detto Maulana, che ha definito il Natale "un'occasione di felicità in cui dobbiamo perdonarci gli uni gli altri e cercare la comprensione reciproca creando un'atmosfera di armonia e di fratellanza".
Nel Paese i cristiani hanno celebrato il Natale in diverse città: nella cattedrale di san Giuseppe a Rawalpindi e nella Chiesa di Cristo a Islamabad i cristiani si sono riuniti per la funzione di mezzanotte. Anche negli altri centri - Karachi, Lahore, Peshawar, Quetta, Hyederabad, Sialkot - si sono svolti i riti natalizi con le chiese illuminate a festa. Nelle varie messe si è pregato per la prosperità e la solidarietà nel paese, e per la pace nel mondo.
Il Natale di quest'anno non ha visto attacchi e violenze contro la minoranza cristiana in Pakistan, come invece era avvenuto negli anni scorsi: la sera del 25 dicembre 2002 alcuni uomini armati avevano assaltato una chiesa presbiteriana nella provincia del Punjab uccidendo 3 ragazzine e ferendo una settantina di fedeli cristiani riuniti per le preghiere natalizie.
Ricevendo una delegazione cristiana, con la quale ha tagliato una torta di Natale, il primo ministro Shaukat Aziz ha rinnovato l'impegno del governo di portare i servizi minimi a tutti gli abitanti del paese, sia nelle grandi città che nei piccoli centri.
Il Pakistan è una nazione a stragrande maggioranza islamica: su 143 milioni di abitanti, i musulmani sono il 96,1% del totale. I cristiani rappresentano il 2,5%, circa 3milioni 800mila. I cattolici sono 1.288.000. (QF)
28/12/2004
20/12/2017 12:34