Myanmar: senza preavviso, il prezzo della benzina aumenta del 736%
Il provvedimento del governo è un tentativo di frenare le vendite al mercato nero ed allinearsi alle tariffe internazionali.
Yangon (AsiaNews/Agenzie) - La giunta militare ha annunciato ieri un aumento del prezzo dei carburanti del 736%. La decisone è un chiaro tentativo di frenare le vendite al mercato nero e mettersi in linea con l'aumento globale del prezzo del petrolio. Secondo le nuove tariffe un gallone di benzina passa dall'equivalente di 1,16 $ a 9,70 $, circa 2,56 $ al litro.
L'aumento dei prezzi non è stato comunicato dagli organi di informazione governativi: gli automobilisti ne sono venuti a conoscenza tramite cartelli affissi sulle pompe di benzina sorvegliate dalla polizia per prevenire eventuali atti di vandalismo.
La mossa mira in modo chiaro ad impedire a proprietari di automobili e venditori al mercato nero di trarre vantaggi dal sistema di razionamento della benzina che è in vigore nella capitale Yangon dal 1980. Secondo il sistema di razionamento, ogni proprietario di automobile riceve un tagliando che permette l'acquisto di 227 litri di benzina al mese, ma chi non utilizza l'intera quota spesso vende quella in eccesso al mercato nero.
I prezzi del combustibile in Myanmar erano bassi se paragonati a quelli di altri Paesi grazie a una politica di sovvenzioni del governo che però l'aumento internazionale del greggio ha reso insostenibile. La benzina è però cara se paragonata agli stipendi. "con la nuova tariffa ha dichiarato Hla Myint, un dipendente pubblico - devo pagare 9000 kyat (58$) per un pieno a fronte dei 12 mila kyat che guadagno ogni mese".
Ieri al mercato di Yangon si sono recate molte persone per comprare beni di prima necessità come olio da cucina, cipolle e riso, in previsione dell'aumento dei prezzi che di solito segue al rincaro delle tariffe dei trasporti dovuto all'aumento della benzina.
