Musulmani pakistani: a Londra giovani "deviati" hanno infamato l'islam
Nuova condanna da rappresentanti politici e religiosi musulmani, che chiedono al governo di agire e chiudere le scuole coraniche dove si insegnano l'odio e l'integralismo.
Faisalabad (AsiaNews) Leader religiosi e studiosi musulmani in Pakistan continuano a scagliarsi contro le bombe del 7 luglio a Londra, definite come l'atto di "giovani deviati, che hanno infamato l'islam e il Pakistan".
Sono parole usate da Ali Imrani, responsabile del seminario islamico Jamia Jafria a Gujranwala; intervistato da AsiaNews, ha aggiunto: "Ora è aumentata di molto la responsabilità della comunità pakistana e in particolare degli Ulema". Il professor Mir Ahmad Ali, direttore degli studi del Jamia Jafria, sottolinea che bisogna "identificare e isolare" questi pericolosi elementi, che promuovono l'estremismo nella società musulmana e sono una "minaccia al bene dell'islam e del Pakistan".
Intanto i servizi di intelligence hanno reso noto l'arresto a Lahore est del Paese di 2 uomini sospettati di avere legami con uno dei 4 attentatori di Londra; Shehzad Tanweer, nato in Gran Bretagna ma di origine pakistana, aveva visitato sia Lahore che Faisalabad negli ultimi 2 anni prima di farsi esplodere nella capitale inglese. Intanto le autorità pakistane investigano sull'ipotesi che Tanweer era in contatto con 2 gruppi militanti islamici (Jaish Mohammad e Lashkar-e-Taiba), conosciuti per i legami con Al Qaeda.
Secondo Allama Muhammad Asghar Yazdani la questione "molto delicata". "Ci appelliamo alla comunità musulmana in Gran Bretagna - aggiunge - affinché collabori con le autorità per salvare la società da ogni attività terroristica".
Ieri Altaf Hussain, fondatore del Muttahida Qaumi Movement (Mqm un influente partito politico nella provincia di Sindh), ha chiesto al governo di agire "contro tutte quelle madrasse che nel paese promuovono il terrorismo in nome della jihad". Secondo Hussain, le organizzazioni jihadiste non solo commettono atti di terrorismo in Pakistan, ma esportano la loro ideologia e odio in altri paesi".
Per questo il leader politico chiede lo smantellamento delle madrasse estremiste, da sostituire con regolari scuole e università.
A favore del governo Musharraf ha parlato Sheik Mansoor, avvocato musulmano e presidente di una Ong per l'assistenza legale. Ad AsiaNews ha detto: "Prima del governo del generale Musharraf alcune madrasse (scuole coraniche) possedevano armi, ma ora il presidente controlla ogni aspetto e la situazione è molto cambiata". Egli sottolinea che gli uomini sospetti sono di origine pakistana, ma nati in Gran Bretagna: "Condannare il Pakistan per le bombe di Londra non è giusto. È solo propaganda contro il nostro Paese condotta da chi non vuole il Pakistan in prima linea nella lotta la terrorismo".
Questa settimana Musharraf ha lanciato una dura campagna contro le organizzazioni e i gruppi estremisti ritenuti illegali; tra i provvedimenti il divieto di incontri tra i loro membri e la rimozione dal mercato, entro il dicembre 2005, di tutto il materiale fondamentalista in vendita .