Mumbai, una squadra di calcio spagnola vive la Gmg tra gli orfani indiani
Mumbai (AsiaNews) - Una Giornata mondiale della gioventù "diversa" da quella ufficiale in Brasile è in corso in questi giorni in India. A Dadar, nel cuore di Mumbai, 19 ragazzi spagnoli del centro Opus Dei di Saragozza prestano servizio nella Our Lady's Home, orfanotrofio maschile che da 53 anni si prende cura di bambini poveri, bisognosi e abbandonati, di ogni casta e religione. I giovani sono tutti studenti universitari, e insieme giocano nella squadra di calcio Atletico de Madrid.
"La nostra passione per il calcio - spiega ad AsiaNews Arturo Aliaga, 23enne studente di medicina - e l'invito che san Josemaria Escriva ripeteva sempre: 'Un'università deve educare i suoi studenti ad avere senso di servire la società', ci hanno spinto a venire a Mumbai, per condividere il nostro amore per questo sport e aiutare questi bambini".
Le giornate trascorrono serene, con il gruppo spagnolo che passa molto tempo con i ragazzi dell'istituto. "Due volte al giorno - racconta Luis Cipres - per sessioni di due ore ciascuna insegniamo loro a giocare a calcio. Poi facciamo altrettante lezioni di uso del computer". Non si tratta però solo di dare, sottolinea, perché "stiamo ricevendo ancora di più da questi ragazzi, che arricchiscono le nostre vite con la loro allegria, nonostante le difficoltà e le sfide della loro vita. Questo orfanotrofio è così diverso da come l'avevamo immaginato, c'è una tale speranza e felicità! Siamo grati di essere qui e di condividere le nostre vite con le loro".
Perico Herraiz, membro dell'Opus Dei nella regione d'Aragona, spiega: "Guidare gli studenti a sviluppare le capacità, le conoscenze e le attitudini necessarie è una parte importnate della nostra missione. cerchiamo di formare l'intera persona: dal punto di vista mentale, tecnico e sociale. Perciò questi ragazzi non saranno solo dei grandi calciatori, ma anche dei giovani uomini dal carattere forte. Nel creare loro opportunità e nel nutrire i loro talenti, speriamo di riuscire a rafforzarli perché divengano individui di successo".
"Per questi bambini - spiega Carlos Soler - è essenziale imparare, attraverso il grande gioco del calcio, il rispetto, l'amicizia, la collaborazione e la condivisione, e a custodire questi valori come lezioni importanti per il loro futuro". Ma al tempo stesso "anche per noi è una grande lezione di vita, vedere bambini di religioni diverse giocare insieme è qualcosa di molto speciale e indicativo di un brillante futuro per loro per la società".
Creato nel 1960, in questi anni l'orfanotrofio ha aiutato 1804 ragazzi, che nella Our Lady's Home hanno trovato una casa, amore e la formazione necessaria per costruirsi un futuro. Oggi l'istituto ospita 125 bambini e ragazzi, dai 6 ai 18 anni.
03/02/2017 12:50