Mumbai, il card. Gracias festeggia il Natale con i migranti dalit
I cristiani “fuori casta” vivono nella baraccopoli di Cheeta Camp, nel quartiere di Trombay. Il presidente dei vescovi indiani ha incontrato 21 famiglie, tra cui tanti bambini. La Chiesa sostiene i diritti dei dalit e l’abolizione reale del Sistema delle caste.
Mumbai (AsiaNews) – Preghiere, giochi con i bambini e doni: è così che il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci), ha festeggiato il Natale. La mattina del 25 dicembre egli ha incontrato 21 famiglie (88 persone in tutto) di cristiani dalit emigrati dal Tamil Nadu nella megalopoli del Maharashtra. Le famiglie risiedono nello slum (baraccopoli) di Cheeta Camp, nel quartiere di Trombay (periferia a nord-est di Mumbai). Il porporato ha trascorso due ore in loro compagnia, ha chiesto ai genitori se i figli studiano, infine ha invitato i cristiani dalit a diffondere i valori del Vangelo nella baraccopoli in cui vivono.
L’incontro è avvenuto nella sede dell’arcivescovado. Il cardinale non è nuovo a simili iniziative: negli anni scorsi ha celebrato la ricorrenza della nascita di Cristo con i tribali, gli sfollati che avevano perso la casa in un incendio, i poveri che raccolgono stracci.
Sr. Arina Gonsalves, presente all’evento, riferisce che “la gioia del Natale era tangibile. Le persone sono tornate a casa col sorriso, consapevoli del compito che [il cardinale aveva affidato loro], cioè celebrare questo giorno con le famiglie e i membri della comunità”. A tutti il porporato ha distribuito doni, dolciumi e una somma di denaro. L’incontro ha rallegrato anche il card. Gracias, “che sembrava davvero felice, rilassato e rinnovato dal fatto di essere con i poveri e gli emarginati, così vicini al suo cuore”.
In India Il sistema delle caste è stato abolito dalla Costituzione. Tuttavia la discriminazione è ancora molto radicata sia nella società che nella Chiesa indiana. Per superare l’emarginazione degli ex “intoccabili” nelle gerarchie ecclesiastiche, nel 2016 la Cbci ha approvato un piano d’azione per l’inclusione dei dalit. Inoltre ogni anno a partire dal 2007, nella seconda domenica di novembre essa celebra la “Domenica per la liberazione dei dalit”, per promuovere i diritti dei dalit cristiani e il diritto di professare in libertà la propria religione.