Mosca pensa di vietare agli stranieri la possibilità di fondare organizzazioni religiose
Mosca (AsiaNews) - Il ministero della Giustizia russo ha pubblicato gli emendamenti alla "legge sulla libertà di coscienza", che vietano agli stranieri e agli apolidi ritenuti "non graditi" in Russia e ai sospetti estremisti di fondare o essere membri di un'organizzazione religiosa.
I cambiamenti, contenuti in un disegno di legge, interessano l'articolo 9 della legge federale. Le misure si applicherebbero anche a persone, le cui azioni sono state giudicate da un tribunale sospette di riciclaggio o di finanziamento al terrorismo.
Secondo esperti, citati dal quotidiano Kommersant, gli emendamenti mirano a rendere la vita difficile alle cosiddette "religioni alternative". Secondo il capo del Centro legale slavo, Anatoly Pchelintsev, l'iniziativa "non arriva inattesa e si modella su un disegno di legge già approvato dal parlamento del Tatarstan", che limita ai soli cittadini russi la possibilità di fondare un'organizzazione religiosa. Il Tatarstan ha reagito così alla recente ondata di attacchi ai suoi leader musulmani moderati, sperando di arginare l'estremismo islamico importato da Paesi stranieri, spiega l'esperto.
Secondo Alexander Verkhovsky, capo del centro Sova - che monitora estremismo e razzismo - i cambiamenti alla legge sulla libertà di coscienza si inseriscono nella scia di una più generale restrizione dei diritti dei cittadini a organizzarsi e riunirsi. Di recente sono state approvate leggi che inaspriscono le sanzioni per chi partecipa a manifestazioni non autorizzate e aumentano i controlli sulle Ong finanziate dall'estero. Verkhovsky denuncia che gli emendamenti mirano a limitare "le correnti alternative della religione", vietando loro la possibilità di entrare nella sfera del legale. "Le persone provenienti da organizzazioni vietate ora non potranno più registrarne di nuove - spiega a Kommersant - è una mossa fatta per sbarazzarsi di loro definitivamente".
09/08/2022 10:35
13/08/2019 11:28