09/01/2013, 00.00
RUSSIA
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Mosca, oltre 220mila fedeli alle funzioni della Notte di Natale

di Nina Achmatova
Secondo i dati del ministero degli Interni si tratta di appena il 2% della popolazione totale della capitale. Nel 2012 erano stati 90mila. L'anno di scandali di cui è stato protagonista il Patriarca e la sua politica di appoggio a Putin non aiutano a risanare il distacco tra comunità e vertici religiosi.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) - Sono oltre 220mila i fedeli che a Mosca hanno partecipato alla liturgia della Vigilia, tra il 6 e il 7 gennaio, quando la Chiesa russo-ortodossa celebra il Natale, secondo il calendario giuliano. I dati del ministero degli Interni russo, come riporta l'agenzia Ria Novosti, registrano un aumento rispetto all'anno scorso quando alle funzioni parteciparono 90mila persone.

La popolazione della capitale russa è, ufficialmente, di 12 milioni di persone. La percentuale di chi si è recato in chiesa è quindi meno del 2% del totale degli abitanti, calcolando comunque che la città si svuota letteralmente durante le vacanze del Nuovo Anno, come si chiama in Russia il lungo periodo di ferie dal 31 dicembre al 9 gennaio.

Le messe sono state celebrate in 348 delle 900 chiese che a Mosca sono sotto la giurisdizione del Patriarcato russo-ortodosso.

Essendo il Natale anche un periodo di massima allerta per il rischio attentati, circa 7mila agenti, tra polizia ed esercito, hanno vigilato sui luoghi considerati sensibili.

Secondo un recente sondaggio, i russi che si dicono cristiani ortodossi sono l'80%, ma chi pratica realmente la fede è solo una piccola percentuale (intorno all'8%). Per molti la fede è per lo più associata all'idea di identità nazionale e poco radicata nella pratica. Forse per questo, il protodiacono Andrei Kuraev, professore all'Accademia spirituale di Mosca e influente esponente della Chiesa russo-ortodossa, ha proposto di unire il Natale ortodosso al Novi God (Nuovo Anno) e festeggiare insieme il 1° gennaio la ricorrenza religiosa - ormai poco sentita dopo 70 anni di ateismo di Stato - e quella laica, ritenuta invece la più importante di tutto l'anno dai russi.  

Gli scandali mediatici che hanno interessato il Patriarca l'anno scorso (dalla storia delle Pussy Riot a quelle della presunta vita di lussi dello stesso Kirill e il suo palese appoggio alla politica del presidente Putin) hanno contribuito a creare un forte distacco tra la comunità dei fedeli e i vertici della Chiesa russa, che al suo stesso interno sta vivendo un momento di forte dibattito tra i membri del clero.

 

 

 

 

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