23/12/2005, 00.00
Russia
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Mosca, non ci sarà il picchetto anti-cattolico previsto per Natale

di Victor Khroul

Il diacono che aveva lanciato l'iniziativa ha fatto pubblicare un piccolo messaggio sul suo sito web che ne annuncia la cancellazione. Cattolici preoccupati: "Migliaia di persone sanno del picchetto e poche del suo annullamento".

Mosca (AsiaNews) – Il picchetto organizzato dagli ortodossi russi davanti alla cattedrale cattolica di Mosca è stato cancellato dal suo organizzatore a causa delle pressioni dell'opinione pubblica. Dopo che la notizia della manifestazione è stata ampiamente riportata sui media russi ed internazionali, l'ideatore dell'evento – il diacono Andrej Kuraev, famoso e molto influente teologo – ha deciso di cancellare il picchetto.

Il giudizio generale dei mezzi di informazione russi è stato molto scettico e negativo. Sfortunatamente, il diacono ha cancellato la manifestazione in un modo molto strano: non ha detto nemmeno una parola alla stampa, ma ha chiesto ad un suo amico di inserire il messaggio molto breve, "il picchetto è cancellato", nella stessa pagina in cui invitava a dimostrare "in difesa del Natale russo" davanti alla cattedrale cattolica.

Non ci sono stati né commenti né spiegazioni al riguardo. E nessuno ha risposto alla domanda apparsa sul sito: "Onorato padre Andrej, c'è una benedizione da parte della gerarchia della Chiesa ortodossa russa per quel picchetto?".

La mancanza di  risposte lascia i cattolici di Mosca in uno stato di grande preoccupazione. I parrocchiani della cattedrale hanno ancora paura di possibili confronti durante la celebrazione della vigilia di Natale. Uno di loro dice: "Non sono sicuro che il diacono Kuraev, che ha lanciato personalmente un'iniziativa così pericolosa, largamente ripresa dai media, sia in grado ora di fermarla. Non ha fatto alcuna dichiarazione pubblica per annunciare il cambiamento di programma. Migliaia di persone sanno del picchetto ma molte poche, quelle che hanno visitato il suo sito web, sono informate del cambiamento di idea".

Alcuni ortodossi, nonostante la cancellazione del picchetto, vogliono lo stesso protestare vicino alla cattedrale cattolica. Una delle preoccupazione – forse la più importante – riguarda il movimento giovanile "Nashi" [Il nostro popolo ndr], molto conosciuto in Russia come organizzazione attiva e ultranazionalista. Il Nashi ha promesso agli ortodossi "sostegno giuridico ed organizzazione" ed ha dimostrato grande interesse per l'evento. Se questo interesse si dimostra abbastanza forte, i membri del movimento potrebbero recarsi alla cattedrale anche senza i fedeli ortodossi, come hanno fatto in altre occasioni pubbliche.

Una cosa molto importante non è stata sottolineata dai giornali, ma molti esperti di diritto ne hanno parlato in occasione del "caso picchetto". Secondo la legge della Confederazione russa, è proibito organizzare azioni, picchetti o dimostrazioni nei pressi di chiese, moschee, sinagoghe od altri edifici religiosi. Questo significa che sin dall'inizio l'iniziativa del diacono Kuraev ha incitato la popolazione a partecipare ad un'azione illegale.

Al momento il teologo non è a Mosca e non è possibile chiedergli se è a conoscenza dell'aspetto giuridico della questione. In ogni caso, se il picchetto dovesse esserci, Kuraev potrebbe avere dei problemi in quanto  istigatore dell'iniziativa. Secondo alcuni esperti, il motivo della cancellazione del picchetto è proprio questo.

La Chiesa cattolica, con la riforma gregoriana del calendario, festeggia il Natale il 25 dicembre. La Chiesa ortodossa russa, che segue ancora il calendario giuliano, festeggerà il Natale il 7 gennaio. Il picchetto era stato organizzato "in difesa del Natale russo".

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