Mosca, assassinati due sacerdoti gesuiti
Mosca (AsiaNews) – Due sacerdoti gesuiti sono stati trovati uccisi nel loro appartamento a Mosca ieri sera verso le 9.20 (ora locale). I loro corpi presentavano ferite profonde. L’ipotesi della polizia moscovita è che entrambi i sacerdoti siano stati uccisi da un ubriaco, forse nello stesso momento, la sera prima del loro ritrovamento. Il direttore della sala stampa vaticana ha invece detto che con ogni probabilità gli assassinii sono avvenuti in due momenti diversi a distanza di giorni.
Le due vittime sono p. Otto Messmer, russo di 47 anni, capo della comunità gesuita in Russia, e p. Victor Betancourt, 42 anni, dell’Ecuador. Entrambi vivevano nell’appartamento sede della comunità, in via Petrovka 19 . Dal 2002 il primo, dal 2001 il secondo, lavoravano nella pastorale della comunità cattolica della capitale, impegnati nella parrocchia di san Luigi.
Il segretario generale della Conferenza dei vescovi cattolici russi, p. Igor Kovalevsky ha detto che a trovare i due uccisi sono stati i loro confratelli, preoccupati di non sentirli nemmeno al telefono. Per il momento non si conosce il motivo della loro uccisione. La polizia segue una pista secondo cui i due sacerdoti si sarebbero incontrati con un ispanico di 40 anni che avrebbe lottato con loro. Testimoni oculari avrebbero visto l’altra sera l’ispanico aggirarsi nei paraggi con la camicia imbrattata di sangue. Ma una nota del direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, precisa che ''l'uccisione violenta sembra sia stata attuata con oggetti contundenti'' e che ''l'aggressione a padre Betancourt risale verosimilmente alla fine della settimana scorsa, infatti domenica non era andato a celebrare messa come d'abitudine; Messmer invece si trovava all'estero ed è tornato a Mosca lunedì sera, verosimilmente è stato ucciso al rientro''.
La Conferenza episcopale russa ha diramato un comunicato in cui si sottolinea che “la Chiesa cattolica russa ha sofferto una perdita pesante. Due ardenti pastori, amati dai fedeli, sono morti”. Il servizio di informazione dell’arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca spera che “i responsabili del rispetto della legge russa siano capaci di trovare i criminali e che la società dia un giudizio imparziale dal punto di vista giuridico e morale”. Questa sera in cattedrale l’arcivescovo Paolo Pezzi celebrerà una messa di suffragio per i due gesuiti uccisi.
P. Igor Vyzhanov, segretario del Patriarcato di Mosca per le relazioni esterne, conosceva personalmente p. Otto Messmer e lo ricorda come “una persona calma e profonda”. Egli ha offerto le condoglianze del Patriarcato alla gerarchia cattolica in Russia e alla comunità gesuita a Mosca.
Anche il Consiglio dei Mufti russi, per mezzo del vice-presidente Damir Gizatullin, ha offerto le condoglianze alla Chiesa cattolica. “Questi due assassinii, ha detto, sono una grande perdita per tutti i credenti”.
Victor Khroul, professore di giornalismo a Mosca, già direttore del settimanale cattolico russo Sviet Evangelia, conosceva personalmente p. Otto Messmer, come “persona calma e responsabile e consigliere profondo per le pubblicazioni”. Il prof. Khroul ha detto che p. Otto proviene da una famiglia molto religiosa. I fratelli e le sorelle della vittima sono sacerdoti e suore. Uno dei fratelli, Nikolai, è oggi amministratore apostolico in Kirghisistan; un altro fratello, Victor, lavora come sacerdote in Kazakistan.
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