Morsi accetta il verdetto della Corte: elezioni sospese
Il Cairo (AsiaNews/Agenzie) - La Corte amministrativa del Cairo ha sospeso le elezioni parlamentari previste il mese prossimo. Essa ha dichiarato che la legge elettorale varata dal presidente Mohamed Morsi necessita una revisione da parte della Corte costituzionale. Il presidente dapprima ha detto che avrebbe impugnato il verdetto e si sarebbe appellato; poi, ieri sera, ha diffuso una dichiarazione in cui egli afferma di rispettare la decisione della corte.
Secondo il programma di Morsi, le elezioni dovevano tenersi in quattro stadi a partire dal 22 aprile. Ma la coalizione di opposizione aveva già detto che avrebbe boicottato il voto perché la legge elettorale su cui si basa favorisce gli alleati islamici del presidente, legato ai Fratelli musulmani. La marcia indietro di Morsi sulla decisione della corte sarebbe dovuta alla sua preoccupazione di non accrescere il risentimento della popolazione: secondo diversi opinionisti, il suo gradimento è sceso in pochi mesi sotto il 50%.
Mohammed El Baradei, leader dell'opposizione ha commentato: "Caratteristiche di uno Stato fascista sono l'ignoranza e la manipolazione dell'essenza dello stato di diritto".
Dopo la caduta di Hosni Mubarak, due anni fa, i Fratelli musulmani e i gruppi salafiti, premiati dalle elezioni presidenziali con l'ascesa di Morsi, stanno cercando di manipolare la costituzione e le leggi elettorali per assicurarsi un potere stabile. Intanto il Paese vede una disoccupazione al 13% e un'economia sempre più ferita, facendo crescere la disillusione verso gli islamisti Allo stesso tempo, i giovani e i gruppi che hanno lottato per la caduta di Mubarak, vedono i loro ideali di democrazia e di uguaglianza traditi da una crescente islamizzazione della nazione e da uno Stato autoritario.