05/07/2018, 11.34
COREA-VATICANO
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Moon grato per il sostegno di papa Francesco. Mons. Gallagher in Corea: speranza e fiducia per il futuro

Il rappresentante della Santa Sede in visita per sei giorni. La preghiera e la determinazione del popolo coreano porteranno “molte buone cose” nonostante le difficoltà. Ai nordcoreani, mons. Gallagher dice: “Andiamo avanti”. Si moltiplicano i contatti fra le due Coree.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Gratitudine e rispetto per il pontefice, che con il suo sostegno e la sua preghiera ha aiutato le due Coree a riavvicinarsi. Sono le parole con cui il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha accolto mons. Paul Gallagher, "ministro agli Esteri" della Santa Sede, in visita a Seoul per sei giorni.

L’arcivescovo è arrivato ieri, sotto invito del governo sudcoreano. La sua permanenza prevede dialoghi con il presidente, con la ministro degli esteri Kang Kyung-wha e 45 parlamentari cattolici. Ieri, il rappresentante della Santa Sede ha consegnato i saluti personali del papa a Moon e al popolo sudcoreano, insieme a un invito a recarsi in Vaticano a ottobre.

Oggi, mons. Gallagher si è recato nell’Area di sicurezza congiunta (Jsa), vicino al confine militarizzato intercoreano, portando con sé un messaggio di speranza: la determinazione del popolo coreano a “decidere il proprio futuro”, con il sostegno della preghiera dei cristiani e degli “altri uomini e donne di buona volontà”, riuscirà a superare le difficoltà e a ottenere “molte buone cose”. Rispondendo a una richiesta di rivolgere un messaggio ai nordcoreani, il diplomatico vaticano ha affermato: “L’umanità deve sempre andare avanti. Andiamo avanti, affrontando le nostre sfide. Su qualsiasi lato del confine possiamo essere, qualsiasi sia la situazione in cui ci troviamo, dobbiamo cercare di lavorare e avanzare lo sviluppo della società”.

Intanto, gli scambi fra le due Coree si intensificano. Ieri, i funzionari di entrambi i Paesi hanno concordato con una dichiarazione congiunta di collaborare per proteggere le foreste della penisola dai danni causati da insetti dannosi. Nella stessa giornata, lo sport è stato di nuovo occasione di riavvicinamento: le giocatrici di basket delle due Coree si sono confrontante per un’amichevole a Pyongyang, giocando in squadre miste chiamate “Team Peace” e “Team Prosperity”.

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