Mons. Valles: il processo contro gli oppositori coinvolge anche la chiesa
Kidapawan City (AsiaNews) "La causa intentata da Emmanuel Piñol, governatore del Nord Cotabato, contro 4 oppositori riguarda anche la chiesa. Noi siamo dalla parte degli accusati, due dei quali sono collaboratori della mia diocesi". Lo ha affermato mons. Romulo Valles, vescovo di Kidapawan Filippine del sud nell'ambito della vertenza legale che vede opposti il governatore della regione e 4 firmatari di una petizione: in essa si invita la popolazione di Kalampag a protestare contro abusi e violenze perpetrati dai sostenitori di Piñol e si chiede giustizia per le vittime.
Il governatore ha intentato una causa per diffamazione e ha chiesto 5 milioni di peso filippini (circa 71 mila euro) come risarcimento danni.
Mons. Valles conferma l'appoggio ai propri collaboratori: "Due dei denunciati, Fely Singco e l'avvocato Connie Brizuela, sono dei rappresentanti della diocesi nel movimento KALAMPAG e agiscono a nome della chiesa. La causa legale contro di loro coinvolge anche la diocesi".
Singco è il coordinatore del movimento di Giustizia e pace della diocesi, mentre Brizuela è consulente legale del vescovo. Essi sono stati citati in giudizio da Piñol insieme a Joy Manuales, pastore della chiesa metodista, e Nelson Bautista, dell'associazione dei rettori delle università filippine.
La tensione fra le parti in lotta è in continua crescita, ma il vescovo invita i fedeli a non perdere di vista i "veri valori" per i quali la chiesa e il movimento KALAMPAG si battono: una giustizia più equa che colpisca gli abusi dei sostenitori di Piñol come la rimozione dall'incarico di ufficiali di polizia ostili al governo e i 30 casi di maltrattamento che vedono coinvolti i 3 fratelli minori del governatore, Ferdinand, Joselito e Bernardo Jr.
I fatti riguardano abusi perpetrati dai fratelli di Emmanuel Piñol e denunciati dalla stampa; il governatore ha negato ogni addebito e ha chiesto al giornalista di "modificare" la versione dei fatti, perché sarebbe gravemente "lesiva" nei confronti della sua persona e del ruolo che ricopre.
Il governatore ha inoltre definito "comunisti e criminali" gli oppositori che hanno partecipato alla manifestazione contro di lui e la sua famiglia, compreso il vescovo e i preti che si sono uniti alla protesta.
Nel frattempo gli alunni dell'accademia nazionale di polizia filippina (PNPAAAI) del nord Cotabato hanno indetto una riunione per discutere il caso e decidere quali azioni intraprendere a sostegno dei 4 accusati e del movimento Kalampag.
Nei giorni scorsi 25 membri dell'associazione hanno emesso un comunicato in cui "denunciano con forza" quello che chiamano "un abuso del governatore che ha eliminato ufficiali di polizia solo perché non erano schierati dalla sua parte".