Mons. Saldanha: morte di Bin Laden, “alto valore simbolico” nella lotta al terrorismo
L’arcivescovo emerito di Lahore sottolinea che “è presto” per capire le ripercussioni sulla minoranza cristiana. Rafforzate le misure di sicurezza attorno a chiese e scuole cattoliche. Gruppi estremisti pregano per il “martire” Osama. “eroe dell’islam”. Il premier Gilani chiede aiuto contro il terrorismo, problema “numero uno”.
Islamabad (AsiaNews) – “È un bene che una minaccia seria e reale per la pace nella regione e nel mondo sia stata sventata” e, anche se non rappresenta la fine di Al Qaeda, resta comunque “un messaggio dall’alto valore simbolico”. È quanto afferma ad AsiaNews mons. Lawrence John Saldanha, arcivescovo emerito di Lahore, sull’uccisione il 2 maggio scorso di Osama Bin Laden. Intanto in Pakistan si sono svolte cerimonie di preghiera e manifestazioni – promosse da gruppi islamici radicali – per onorare la memoria del “martire” a Karachi e Peshawar. Il responsabile della sicurezza del Punjab lancia l’allarme per possibili attacchi terroristi. Il premier Gilani chiede aiuto al mondo nella lotta contro l’estremismo, problema “numero uno” del Paese.
Mons. Saldanha auspica che la morte di Bin Laden possa “se tutto va bene, portare pace e stabilità” e aggiunge che è ancora “troppo presto per capire se avrà ripercussioni sulla minoranza cristiana”. Il prelato riferisce che la popolazione è “sconcertata” e “rifiuta di credere” che il leader del terrore sia “davvero morto. Pensano si tratti di un trucco – aggiunge – non possiamo saperlo con certezza”. Tuttavia, aggiunge l’arcivescovo emerito di Lahore, “le persone istruite credono alla notizia”.
Ieri a Karachi il Lashkar-e-Taiba (LeT) e lo Jamat ul Dawa, due organizzazioni bandite dal Paese, hanno pregato e offerto una cerimonia funebre per ricordare il “martire” Bin Laden, il cui sacrificio non risulterà “vano”. Altri in diverse città hanno condannato la morte del leader fondamentalista. A Peshawar diverse persone si sono riunite per celebrare quello che definiscono “eroe dell’islam”. “Il martirio non è una sconfitta – ha detto il portavoce di LeT – ma un motivo di orgoglio per i musulmani”. E ha aggiunto: “possa Allah accettare il sacrificio di Osama Bin Laden”.
Parlando delle preghiere islamiche per Bin Laden, l’arcivescovo emerito di Lahore non esclude che “nei prossimi giorni potranno esserci altre manifestazioni e proteste”. Bersaglio degli slogan il partito di governo e i vertici militari, colpevoli di aver “cooperato con gli Stati Uniti”. Mons. Saldanha conferma che “l’esecutivo ha predisposto misure di sicurezza extra per scuole e chiese” e confida che “non vi saranno attacchi o violenze”. Tuttavia, fonti cattoliche di AsiaNews dietro anonimato confermano che “vi sono gruppi che promuoveranno una campagna volta all’intolleranza religiosa”. Al momento, però, è meglio evitare di generare allarmismi, perché “ogni notizia divulgata con troppa fretta potrebbe rendere possibili incidenti di questo tipo. Meglio evitare di diffondere voci basate sul pregiudizio”.
Osama Bin Laden, il fondatore e leader di Al Qaeda è stato ucciso il 2 maggio scorso in un’operazione militare condotta dalle forze speciali degli Stati Uniti ad Abbottabad, a circa 60 km da Islamabad. Alcune fonti ipotizzano che egli sia morto in seguito a un colpo di pistola sparato da una delle guardie del corpo, per evitarne la cattura. Una delle figlie, invece, sostiene che Bin Laden sia stato preso da vivo e poi ucciso dalle Forze americane nelle prime fasi del blitz. La polemica politica interna al Pakistan ruota attorno alle mancate informazioni fornite al governo di Islamabad, che non sarebbe stato al corrente del raid delle Forze speciali Usa. Restano invece le ombre su come sia stato possibile per Bin Laden soggiornare indisturbato – e senza essere scoperto – in una delle aree più militarizzate e controllate del Paese.
In tema di sicurezza, un alto funzionario della polizia del Punjab avverte che i terroristi potrebbero colpire stranieri, figure di primo piano ed esponenti delle minoranze religiose della provincia. Le agenzie di intelligence hanno alzato il livello di guardia e vigilano sulle attività dei gruppi estremisti. Da un sondaggio pubblicato sul quotidiano pakistano The Dawn emerge che il 64% dei lettori ritiene che la morte di Bin Laden comporterà un aumento significativo degli attacchi terroristi in Pakistan. Intanto il premier Yousaf Raza Gilani lancia un appello perché tutto il mondo aiuti il Pakistan a combattere il terrorismo, il problema “numero uno” per il Paese. Firdos Ashiq Hussain, ministro per le Comunicazioni, afferma che il Pakistan “ha pagato il conto più salato nella guerra al terrorismo”. Il presidente Asif Ali Zardari ribadisce infine che il governo non ha fornito alcun aiuto o protezione al capo di al Qaeda, smentendo con forza quelle che definisce “speculazioni prive di fondamento”.(DS)
(Ha collaborato Jibran Khan)
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