Mons. Sabbah: per Natale "giorni che sembrano annunciare la pace"
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - Il Natale di quest'anno in Terra Santa sembra segnato da "giorni che sembrano annunciare la pace", nella speranza che "i capi politici abbiano il coraggio necessario per firmare una pace giusta e definitiva e accettare i sacrifici indispensabili, personali o comunitari, anche se sono dolorosi". Lo scrive oggi il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah nel suo consueto messaggio natalizio.
Quattro anni di violenze, scrive il Patriarca, dovrebbero aver insegnato a tutti che la violenza non paga. "Gli israeliani sono sempre in una difficile ricerca della loro sicurezza e i palestinesi non cessano di chiedere la fine dell'occupazione, la loro libertà e la loro indipendenza, E tuttavia i due popoli sono destinati a vivere insieme in pace. E ciò è possibile e vi crediamo".
"Il muro di separazione scrive ancora Sabbah - non separerà e non proteggerà. Al contrario farà crescere l'odio, l'ignoranza dell'altro e dunque l'ostilità al suo riguardo, la violenza e l'insicurezza''. Il muro, insomma, malgrado le aspirazioni israeliane, "non farà frontiere sicure".
In questi giorni, secondo il Patriarca, i capi religiosi hanno il doppio ruolo di "continuare a insistere sulla giustizia, sulla dignità umana, sulla sicurezza, sulla fine dell'occupazione ma allo stesso tempo hanno il dovere di mostrare le vie della pace". "Gli israeliani non sono condannati a vivere eternamente nell'insicurezza e nella guerra. I palestinesi, anche loro, non sono condannati a richiedere eternamente la fine dell'occupazione e restare perciò sui cammini della morte".