Mons. Martinelli: infermiere filippine, testimonianze cristiane per Gheddafi e i ribelli
“Infermieri e medici – afferma – svolgono il loro servizio con passione e coscienza e danno forza alla comunità cristiana in Libia”. Il prelato sottolinea che in quasi tutte le strutture sanitarie libiche vi sono infermiere filippine. Molte di esse operano anche a Bengasi, Misurata e Brega, dove sono in corso i combattimenti fra truppe fedeli al colonnello Gheddafi e ribelli e secondo i media filippini circa 40 lavoratori filippini sarebbero stati utilizzati come scudi umani dalle milizie del rais. “Non ho informazioni sufficienti per confermare la notizia – afferma il prelato – è difficile sapere qualcosa dalle zone di guerra”.
Mons. Martinelli sottolinea che a Tripoli la situazione si è stabilizzata dopo i bombardamenti Nato dei giorni scorsi e la presenza della comunità cattolica è ancora molto solida. Il vescovo dice che almeno 200 persone, soprattutto migranti filippini e africani sub-sahariani, partecipano alle messe in diverse lingue celebrate nel fine settimana. “La presenza di tutti questi fedeli a ogni celebrazione, che resistono nonostante la guerra – spiega - esprime un desiderio di trovarsi insieme per testimoniare l’importanza della comunità cristiana e della preghiera”. (S.C.)