Mons. Jia Zhiguo portato via dalla polizia
Pechino (AsiaNews) – Nel giorno della chiusura delle Olimpiadi, mons. Giulio Jia Zhiguo, vescovo sotterraneo di Zhengding (Hebei), è stato portato via dalla polizia in un luogo sconosciuto. Il vescovo si trovava da mesi agli arresti domiciliari.
Secondo fonti di AsiaNews, ieri il vescovo ha celebrato la messa domenicale, alla presenza di alcuni fedeli nella cattedrale di Wuqiu. Alle 10 di mattina, 4 poliziotti sono entrati nella chiesa e lo hanno trascinato via senza dire nulla. I fedeli non sanno nulla del luogo in cui si trova né dei motivi di questo arresto. Un sacerdote ha commentato: “ Dopo le Olimpiadi, in Cina tutto ritorna come prima”.
Durante il periodo delle Olimpiadi il governo aveva costretto agli arresti domiciliari molti vescovi e sacerdoti della Chiesa sotterranea. Lo stesso mons. Jia era vigilato 24 ore su 24. La polizia aveva perfino costruito una baracca davanti alla casa del vescovo per facilitare la guardia giorno e notte, con turni di veglia e di sonno.
La pubblica sicurezza aveva proibito ogni raduno dei cristiani durante il periodo delle Olimpiadi, per evitare tensioni e problemi di immagine alla Cina. Ma un migliaio di fedeli della diocesi di Zhengding, sfidando il divieto, si sono radunati il giorno dell’Assunta nella cattedrale. La polizia, per evitare conflitti, ha ordinato al vescovo di celebrare la messa, rimanendo nel cortile della chiesa.
Mons. Jia, 73 anni, ha passato 15 anni in prigione (dal ’63 al ’78). Dal’89 in poi si trova sotto stretto controllo della polizia. In tutti questi anni è stato arrestato e poi liberato almeno 11 volte. Quella di ieri è la dodicesima. In passato il Vaticano ha spesso perorato la causa della sua libertà. La sua diocesi conta 110 mila cattolici, almeno 80 sacerdoti e più di 90 suore.
Alcuni cattolici sotterranei hanno detto ad AsiaNews che essi temono una recrudescenza della persecuzione e una nuova ondata di arresti dopo le Olimpiadi.